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NA HEIDENHAIN COPERTINA HEIDENHAIN COPERTINA HEIDENHAIN COPERTINA Gli ascensori senza funi possono spostare con elevata flessibilità diverse cabine in un vano e farle avanzare nel vano orizzontale non soltanto per la manovra di scartamento ma anche per collegare tra loro edifici adiacenti a maggior parte delle persone definisce con il termine ‘ascensore’ una cabina appesa a funi che trasporta verso l’alto o verso il basso persone o carichi. Questa tecnologia è oramai indispensabile nella nostra realtà quotidiana e raggiunge considerevoli standard in ter- mini di velocità, comfort di marcia e sicurezza. Nei grattacieli moderni, gli ascensori a fune si spostano, infatti, con velocità superiori a 10 m/s e raggiungono altezze di oltre 400 m. La moderna tecnologia di misura e regolazione con trasduttori rotativi Heidenhain destinata specificatamente ai sistemi di sollevamento assicura fasi di accelerazione e decelerazione particolarmente dolci, corsa uniforme e arresti precisi. In que- sto modo i passeggeri avvertono appena la partenza e la fre- nata della cabina. Inoltre, l’ascensore si ferma in modo che la sua base si trovi perfettamente a livello del pavimento del piano scelto per evitare di inciampare. Considerato l’enorme numero di pas- seggeri che ogni giorno utilizzano l’ascensore, il sistema di sollevamento a fune rientra tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Ci sono tuttavia ottimi motivi per promuovere l’e- voluzione di questa tecnologia. NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 410 19 L Ascensori di nuova concezione per edifici sempre più grandi I moderni ascensori a fune presentano due limitazioni costruttive essenziali: a causa del peso della fune stessa, è pressoché impos- sibile incrementare le altezze di trasporto raggiunte e di norma per ogni vano può salire o scendere soltanto una cabina, ridu- cendo così notevolmente il numero di passeggeri trasportabili. Tuttavia gli sviluppi conseguiti nella realizzazione di grandi pro- getti edili pongono nuove sfide: gli architetti si spingono sempre più in alto e costruiscono complessi edilizi sempre più ampi, con afflussi sempre maggiori di visitatori e in diversi ambiti: unità re- sidenziali, aree industriali, centri commerciali o infrastrutture per il tempo libero come cinema, ristoranti, bar ecc. La complessa struttura modulare e statica di tali edifici fanno allo stesso tempo lievitare i costi cercando di ottenere per quanto possibile più su- perfici utilizzabili e meno superfici di servizi. Per ottenere in tali mega edifici del futuro le necessarie presta- zioni in termini di passeggeri e percorsi con l’attuale tecnologia di sollevamento a fune, sarebbe necessario pianificare molti vani e, a partire da una determinata altezza, anche ascensori aggiuntivi. Questo andrebbe ovviamente a discapito della pre- ziosa superficie utilizzabile. E siccome le capacità dei passeggeri vengono calcolate sulla base dell’utilizzo massimo, gli ascensori verrebbero impiegati per la maggior parte del tempo soltanto a carico ridotto. Poiché in un edificio destinato a ospitare uffici occorre prevedere ad esempio la capacità per le ore di maggior impiego all’inizio e alla fine dell’attività lavorativa, durante il resto della giornata è sufficiente un numero inferiore di cabine. Per questo i costruttori di ascensori sono alla ricerca di soluzioni alternative che non limitino l’altezza di trasporto e con capacità di passeggeri maggiori e anche flessibili. Un futuro senza funi Per intraprendere nuove strade e adottare soluzioni innova- tive occorre eliminare quanto non più necessario. I costruttori di ascensori stanno riflettendo su questa possibilità, ossia di realizzare ascensori senza funi. Questo approccio sfrutta la tec- nologia sviluppata per il Transrapid, il treno a levitazione ma- gnetica impiegato in Germania per il trasporto ad alta velocità. Gli ascensori del futuro, infatti, saranno azionati direttamente con l’aiuto della tecnologia dei motori lineari. La cabina è equi- paggiata con magneti passivi, mentre nel vano dell’ascensore si trova lo statore attivo diviso in segmenti. Grazie all’alimenta- zione di questi segmenti singoli, diverse cabine possono spo- starsi in modo indipendente in un vano. Oltre al movimento verticale, questo sistema di azionamento consente anche movimenti orizzontali. Il movimento orizzon- tale permette di utilizzare la nuova tecnologia in mega edifici e in grandi complessi edilizi connessi tra loro anche per percorsi di lunghezza crescente nel piano. Dopo una corsa in orizzon- tale, la cabina potrebbe poi proseguire salendo o scendendo in un altro vano di una diversa parte dell’edificio.
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