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NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 410 127 Lucilla La Puma Olindo Massarelli Specialista in Chirurgia maxillo-facciale, Olindo Massarelli si occupa della chirurgia ricostruttiva ed estetica del viso e collo. È diri- gente medico di primo livello presso la UOC di Chirurgia maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari. È mem- bro attivo di diverse Società chirurgiche, quali Sicmf, Eacmf, SIM, Aioocc e ha collaborazioni con diversi ospedali italiani ed esteri. Medico chirurgo laureato con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Sassari nel febbraio1999, si è quindi specializzato in Chirurgia maxillo-facciale presso l’Università degli Studi di Parma nel 2004. Si occupa di tutti i campi della chirurgia maxillo-facciale, ma ha maturato particolare esperienza in traumatologia e oncologia cervico-facciale, in chirurgia ricostruttiva microvascolare della testa e del collo e in chirurgia plastica ed estetica del volto. Ha eseguito ripetuti stages presso l’Institut Gustave-Roussy (IGR) di Villejuif-Paris e ha frequentato numerosi corsi teorico-pratici all’estero (Francia, Austria, Belgio, USA). Ha collaborazioni professionali con ospedali italiani (Parma, Milano, Palermo) e del Nord Africa (Service de Chirurgie Maxillo-Faciale et Estétique di Marrakech- Marocco) presso cui ha eseguito interventi chirurgici e tenuto conferenze e corsi in ‘live surgery’ nell’ambito dell’organizzazione no-profit ‘SOS Face’. Dall’ottobre 2006 ha eseguito oltre 250 ricostruzioni microvascolari del distretto testa-collo facendo appello alle più svariate tecniche ricostrut- tive e descrivendone di nuove e originali, che sono state pubblicate in prestigiose riviste internazionali. Si occupa della chirurgia dei tumori del cavo orale e dell’orofaringe, di quelli ossei dello splancnocranio, delle ghiandole salivari, della cute e dei tessuti molli del viso. Ha inoltre sempre coltivato la sua passione per la chirurgia plastica ed estetica del volto, perfezionandola in corsi e master appropriati, in cui la sua sensibilità e gusto estetico hanno trovato la loro giusta espressione. Esegue correntemente interventi di chirurgia correttiva delle cicatrici, delle deformità del naso e del padiglione auricolare, dell’invecchiamento facciale e cervicale, della fronte e delle palpebre. ricorso alla pelle, ma ovviamente, dal punto di vista funzionale, non potrà mai essere ottimale, poiché la pelle, benché analoga, non è una mucosa. Per ovviare a questo, cerco di ricostruire lingua e altre sedi della bocca e della gola attraverso l’impiego di un tessuto interno della guancia, composto di muscolo e mucosa, ottenendo ottimi risultati e soddisfazione per i pazienti e per me. Su questa tecnica ho scritto diversi articoli in letteratura e spero di contribuire presto alla sua divulgazione nella comunità scientifica internazionale”. Cosa consiglieresti oggi ai giovani che stanno intraprendendo questa strada? “Ai giovani che vogliano abbracciare oggi questa disciplina, direi di farlo con la passione e con il coraggio di voler sempre buttare il cuore oltre l’ostacolo, perché di questo ha bisogno questa nobile branca della chirurgia per continuare a resistere. Questa è una branca che è nata tra le due grandi guerre, per rispondere all’urgenza di curare e ricostruire i mutilati della faccia, quando si è realizzata la necessità di uno specialista che si occupasse della complessa anatomia del distretto testa-collo, che unisse in sé le competenze della chirurgia plastica, dell’otorino e dell’ortopedia. In tempo di pace è facile perdere quella tensione e quella creati- vità geniale necessarie per risolvere brillantemente problemi ricostruttivi acuti e complicati, ed è un attimo scivolare nelle allettanti mollezze offerte dai facili proventi della medicina estetica o della chirurgia odontoiatrica, che sono solo i rivoli periferici dell’alveo principale in cui è nata la maxillo-facciale. Molti giovani oggi purtroppo abbracciano questa branca con la ferma determinazione di ottenerne vantaggi economici facili e tempestivi con il minimo impegno, ma per poter affermare ancora la nostra specificità nel confronto con le discipline affini e parenti strette, più antiche e blasonate, come la plastica e l’otorinolaringoiatria, c’è bisogno di chirurghi-leoni, affamati di sapere e di voler fare, che interpretino con coraggio, personalità e competenza il loro ruolo, per essere all’altezza di rispondere alle mutate esigenze estetico-funzionali che i difetti del distretto testa-collo oggi continuano a porre”. E io direi che tutto questo il dottor Massarelli lo racchiude in sé, non solo per la passione, il talento e la determinazione con cui svolge la sua professione, ma per la ferma sotterranea volontà di contribuire a migliorare se stesso e la vita del suo prossimo. E non dimentichiamolo: nella sua terra e tra la sua gente, un altro valore aggiunto. P.S. - Terminata l’intervista, discorro più liberamente con Olindo di un’altra sua passione, la fotografia. Sul suo profilo Instagram in verità vedo foto di vita quotidiana e di scorci marini della bella Alghero. Anche se io chissà perché continuo a scorgervi dei volti…

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