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a cura di Ilaria De Poli AO RASSEGNA Dal CAD al 3D: tool di progettazione evoluti Dai più tradizionali sistemi CAD, CAM, CAx, che pure si sono evoluti per offrire sempre più funzionalità, semplicità di utilizzo, precisione e immediatezza del risultato per una progettazione integrata, all’ultima frontiera dell’additive manufacturing: ecco le novità per il mondo della progettazione NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 410 102 Secondo recenti ricerche le tecnologie di produzione additiva rimarranno per il biennio 2018-19 tra quelle che maggiormente contribuiranno, insieme ad altre quali intelligenza artificiale e machine learning, alla dif- fusione del paradigma 4.0, con impatti dirompenti sui processi aziendali. I numeri la dicono lunga: sono state quasi 500.000 le stampanti vendute a livello globale nel 2018 e ci si attende un tasso di crescita del comparto del 30% annuo fino al 2020, con diversi nuovi attori che arri- veranno ad ampliare l’offerta. Se infatti oggi nel mondo manifatturiero la parola chiave è ‘prevedere’, in proget- tazione ciò si traduce con ‘anticipare il comportamento di un oggetto’ in funzione di diverse variabili che questi si troverà ad affrontare. Fino ad alcuni anni fa la fase di progettazione, pur se realizzata basandosi su analisi tecniche e di mercato, era un sistema abbastanza chiuso alle variabili esterne. Le fasi di progettazione, prototipazione e test erano sepa- rate nel tempo e talvolta anche nello spazio (prototipa- zioni e test spesso erano affidate in outsurcing). Quello che manca di più alle aziende di oggi è però il tempo: hanno bisogno di arrivare velocemente sul mercato con nuovi prodotti, ma non possono rischiare che dei difetti qualitativi compromettano, spesso in modo irreversi- bile, la reputazione dell’azienda stessa. L’affidabilità è uno dei valori più importanti sul mercato. Per questo costituisce indubbiamente un valore aggiunto poter progettare fin dall’inizio in modo integrato, utilizzando un unico programma di lavoro, e ottenere poi una ve- rifica immediata della qualità del prodotto finito e del suo comportamento in certe situazioni. Un tempo, la fase di simulazione era un processo da specialisti, oggi i tecnici la stanno insegnando agli stessi progettisti. Anche il lavoro del fornitore di soluzioni di progetta- zione, così, oggi è cambiato e consiste, soprattutto, nel definire insieme al cliente le variabili da inserire nel si- stema, in modo da consentire all’algoritmo di effettuare delle stime corrette. È una fase che spesso spaventa i progettisti ed è proprio qui che la formazione, nonché il supporto dell’esperto, si fa decisiva. Gli attuali tool di progettazione offrono funzionalità e feedback senza precedenti ai progettisti, migliorando in modo signifi- cativo il valore del capitale umano dell’azienda. Infatti, l’utilizzo di questi strumenti ha effetto non solo sul la- voro del singolo, bensì sulla produttività e l’efficienza dell’intera azienda: migliora l’efficienza dei prodotti, che si possono testare su piccole modifiche fino a massi- mizzare le prestazioni; riduce i costi di sviluppo, perché contrae i tempi delle fasi di prototipazione e test; dimi- nuisce il time-to-market dei prodotti. Ma c’è anche una conseguenza ancora più immateriale, significativa sul lungo periodo: queste soluzioni aumentano la propen- sione all’innovazione dell’azienda. Riducendo il costo di eventuali fallimenti, spinge i progettisti a sentirsi più liberi di sperimentare, di valutare scenari alternativi, portando all’azienda un importante valore aggiunto in termini di capacità di creare prodotti innovativi. Maurizio Gallazzi, senior application engineer di SolidWorld e responsabile del progetto Simulation Foto tratta da www.pixabay.com

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