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a cura di Alessandra Pelliconi AO RASSEGNA Foto tratta da www.pixabay.com Identificazione e tracciabilità Il processo di consumerizzazione sta portando allo sviluppo di device sempre più smart, in grado di interagire con smartphone e tablet. A ciò si aggiungono prestazioni, interfacce e sensibilità potenziate lato controller… OTTOBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 409 78 Da un punto di vista prettamente tecnologico, le com- ponenti Rfid, dai tag/transponder ai controller, dai mo- bile computer agli add-on device, vivono da anni una continua evoluzione, che si traduce in migliorie presta- zionali per affrontare e superare i possibili ostacoli dis- seminati lungo la linea di produzione. Si sono dunque ampliati i range di ricezione del segnale del tag, grazie a un aumento della sensibilità del controller, per meglio superare il rumore elettromagnetico dell’ambiente; sono stati messi a punto tag con particolari rivestimenti on e in-metal, dotati di chip con memoria potenziata e sensoristica on board, quindi sempre più intelligenti in linea con una visione IoT; le schede elettroniche (smart board) connesse alle architetture Rfid sono oggi in grado di dialogare nel complesso linguaggio IoT e do- tate di sensori e intelligenza a bordo per operare in mo- dalità stand alone; i dispositivi mobile hanno assunto un design contemporaneo, sono ergonomici, leggeri e con un ampio e robusto display… Sono molte le tappe evolutive vissute nell’ultimo periodo dal punto Rfid. Sul versante di reader e antenne, in particolare, il pro- cesso di consumerizzazione sta portando allo sviluppo di device sempre più smart, in grado di interagire con smartphone e tablet. A ciò si aggiungono prestazioni, interfacce e sensibilità potenziate lato controller… Non si tratta di una drastica rottura con il passato, ma di una continua e costante evoluzione, proiettata verso apparati verticali, cioè mirati a precisi contesti applica- tivi, e trainata dal paradigma dell’IoT. Paola Visentin, marketing & communication manager di Softwork