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OTTOBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 409 72 AO S P E C I A L E modo, sono state raggiunte sostanziali ottimizzazioni di pro- cesso: “Trasportare i materiali dal punto A al punto B ora è com- pito dei robot, le attività dei dipendenti si sono quindi sempre più spostate verso il ricevimento delle merci” spiega Schaller. “Per questo motivo ora vi è molto più tempo a disposizione nel magazzino principale per la ripartizione delle consegne della merce all’impianto di produzione, così come per il riempimento delle postazioni fisse. Di conseguenza, la distribuzione del ma- teriale ora è molto più equa, il che alla fine avvantaggia i dipen- denti in tutte le fasi della nostra catena di produzione”. Persone e robot: tutta questione di collaborazione Secondo Schaller, per misurare il successo di questa nuova tec- nologia occorre prendere in considerazione non solo gli aspetti tecnici e commerciali: “Un importante fattore di successo per noi è vedere il sistema accettato dalle persone che ci lavorano insieme quotidianamente”. In Flex la cultura aziendale open- mind fa sì che le persone siano generalmente bendisposte nei confronti delle nuove tecnologie, ma l’introduzione dei MiR100 ha rappresentato una ‘prima volta’ per i dipendenti. “Il robot MiR100 è molto silenzioso, quasi non fa rumore. Così ci siamo chiesti: il robot si fermerà in tempo anche se non ce ne accor- giamo? La risposta è presto stata evidente: di questo non dove- vamo preoccuparci” ha dichiarato Martin Knirschnig, materials lead di Flex. L’interazione sicura tra uomo e robot è già realtà in quest’azienda. Un’altra questione importante per Schaller e il suo team in questo contesto era la facilità d’uso: “Se il personale fosse obbligato a frequentare cinque corsi per imparare come muovere le merci da A a B con un nuovo sistema, allora ovvia- mente dovremmo convincerlo. Invece la programmazione del robot MiR100 è davvero semplice e intuitiva. Di conseguenza, il robot è stato accettato molto positivamente dalla forza lavoro”. Equipaggiato per l’Industria 4.0 L’utilizzo dei due robot MiR100 si è rivelato finora un’esperienza molto positiva. A medio termine, tuttavia, si potrà sfruttare an- cora più a fondo tutto il potenziale della robotica mobile. Il suo ambito di attività in azienda sarà gradualmente ampliato e, a tal fine, verrà utilizzato anche il sistema brevettato MiRHook di MiR. Questo componente può essere collegato direttamente al robot MiR100 e consente il trasporto completamente automatizzato di carrelli fino a 300 kg. “Il primo passo è stato quello di utilizzare i robot per il trasporto delle merci dal magazzino principale” illustra Schaller. “Dopo aver visto che funzionava perfettamente, ci siamo chiesti quali altre possibilità ci può offrire questa tecnologia. E, na- turalmente, le possibilità sono ulteriormente ampliate dal sistema Hook, di conseguenza anche il sistema diventa più flessibile da uti- lizzare. Il passo logico successivo per noi è stato utilizzare i robot in combinazione con il sistema Hook per il trasporto dei prodotti fi- niti al reparto spedizioni”. E le opzioni di utilizzo sono tutt’altro che finite: un robot mobile è stato progettato anche per la gestione dei rifiuti. Inoltre, è in corso un piano per integrare completamente il sistema di controllo dei robot ‘Fleet Management’ di MiR nel si- stema di pianificazione per l’intralogistica di Flex. In tempi di IoT e connettività crescente, questa è un’idea ovvia per unire la cultura aziendale di Flex al potenziale della robotica mobile. • MiR (Mobile Industrial Robots) www.mobile-industrial-robots.com/it I robot MiR in Flex attualmente coprono una media di 200 km al mese L’interazione sicura tra uomo e robot è già realtà in quest’azienda: il robot MiR si muove intorno alle persone o si ferma se non è libero di procedere

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