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OTTOBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 409 71 ive Smarter’ è il motto di Flex, nota azienda tec- nologica attiva a livello mondiale: rendere più confortevole la vita dei propri clienti per Flex è soprattutto una questione di produzione, per cui occorre mantenere i propri processi snelli, effi- cienti e flessibili. Per rispondere a questa sfida l’azienda presta sempre molta attenzione a utilizzare le tecnologie di produ- zione più innovative, come quelle legate ai concetti di Industria 4.0 e IoT (Internet of Things). Così, due robot mobili forniti dal produttore danese Mobile Industrial Robot (MiR) hanno preso dimora presso la sede austriaca di Flex. I due MiR100 trasportano i materiali all’interno dell’azienda in modo indipendente. L’automazione di compiti monotoni, come questo, libera il personale di Flex da mansioni a basso valore aggiunto, consentendogli di dedicare più tempo ad attività di maggiore importanza. Inoltre, per sfruttare appieno il poten- ziale della robotica mobile, Flex ha in programma di espandere il nuovo sistema in un prossimo futuro utilizzando i robot flessibili e il sistema MiRHook in altre aree dell’azienda. Presso la sede austriaca di Flex a Althofen/Kärnten, realtà pro- venienti dal mondo della tecnologia medicale, industriale e au- tomotive possono, in teoria, esternalizzare interamente la loro catena di creazione del valore, dal design del prodotto alle fasi di produzione, progettazione e logistica. L’approccio ‘Lean Six Sigma’, profondamente radicato nella filosofia aziendale, con- sente a Flex di soddisfare le richieste dei clienti e al tempo stesso rimanere redditizia; obiettivo primario di questo metodo di ge- stione è infatti una progettazione agile ed efficiente della catena di creazione del valore. Tecnologie innovative per sfide complesse “Una sfida importante per noi è rappresentata dall’elevato livello di complessità che incontriamo durante la produzione” afferma Christoph Schaller, director of engineering di Flex. “La nostra produzione è molto flessibile e questo naturalmente comporta particolari sfide, anche per il trasporto interno. Ci troviamo spesso, per esempio, nella situazione in cui numerosi trasporti avvengono in un brevissimo arco di tempo, dal magazzino prin- cipale alla zona di produzione. In questo contesto, ovviamente, è molto importante ridurre il più possibile i tempi di trasporto”. Circa un anno e mezzo fa Flex si è posta il problema di come ri- durre il tempo di questi ‘viaggi’. L’idea di un sistema di trasporto con bande magnetiche è stata respinta piuttosto rapidamente. La struttura dell’area di produzione dell’azienda cambia infatti generalmente ogni tre/sei mesi e, secondo Schaller, installare nuove bande magnetiche ogni volta che si verificava una modi- fica del layout di produzione, avrebbe comportato un notevole costo aggiuntivo. “Nel 2015 alla fiera di Hannover siamo venuti a conoscenza dei robot mobili di Mobile Industrial Robots. Dopo aver esaminato questo sistema, abbiamo concluso che avevamo trovato il prodotto in grado di soddisfare i nostri requisiti di alta flessibilità in termini di intralogistica; inoltre, la soluzione era anche molto conveniente”. Sempre nel 2015 è stato acquistato il primo dei due robot MiR100, seguito da un secondo solo sei mesi più tardi. Grazie all’ottimo supporto fornito dal produttore e dal suo distributore, Haba Verpackung, durante la fase di integrazione, è stato possi- bile utilizzare i robot mobili quotidianamente, dopo una breve fase di valutazione. Bernhard Haba, managing director di Haba Verpackung, vede grandi potenzialità per il futuro della robotica mobile: “Aziende innovative come Flex hanno spesso bisogno di impiegati altamente qualificati e utilizzarli per le attività di tra- sporto rappresenta una perdita di efficienza. In qualità di esperti di trasporto e packaging assistiamo a un crescente interesse da parte del mercato per soluzioni mobili automatizzate come i MiR100. Numerose aziende stanno finalmente riconoscendo i benefici che si possono ottenere, non solo in termini di numeri, ma anche di soddisfazione dei propri dipendenti”. Un vero e proprio apri-porte Grazie all’utilizzo di aiutanti mobili per il trasporto delle merci, Flex ora vanta un tragitto di 600 metri completamente automa- tizzato, senza interruzioni, dal magazzino principale all’area di produzione, con un peso del carico dei robot che arriva fino a 100 kg. Naturalmente tra il robot e il suo percorso vi sono diversi ostacoli, come per esempio le porte interne ad avvolgimento rapido. “Tuttavia, su base giornaliera non ci sono problemi. Il sistema di comunicazione del robot MiR100 è connesso con le porte e dice loro quando è necessario che si aprano. Sta fun- zionando molto bene” rileva Schaller. “Questo vale anche per quando le persone incrociano il percorso del robot: se vi è suf- ficiente spazio, il robot MiR si muove semplicemente intorno alle persone, in caso contrario si ferma finché non è libero di procedere”. I robot attualmente coprono una media di 200 km al mese, una distanza considerevole, precedentemente coperta dal personale. Più produttività grazie ai robot mobili L’automazione del trasporto interno delle merci si è già rivelata vantaggiosa per i dipendenti. Grazie alle nuove tecnologie sono stati in gran parte liberati da monotoni compiti di trasporto. Il conseguente aumento di tempo a disposizione ha permesso loro di concentrarsi maggiormente sull’area logistica. In questo ‘L L’automazione di compiti monotoni come quelli di trasporto delle merci ha liberato il personale di Flex da mansioni a basso valore aggiunto

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