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OTTOBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 409 48 AO ATTUALITÀ scita di oltre il 30% per dimensione di sta- bilimento e volume dellemacchine, senza modificare la composizione del team. Tutto questo ha permesso di aumentare sensibilmente i dati di OEE edi ottenere un sensazionale payback in meno di 6 mesi. In un secondo tempo si aggiungeranno altre caratteristiche: un sensore collegato a un’unità di valvole CPX/MPA Festo, con- verte direttamente i messaggi di errore in un task nella ‘lista dei task’. Il sistema provvede automaticamente a riordinare il pezzo difettoso, dopo averne verificato due volte la giacenza inmagazzino. Sulla base di queste esperienze abbiamo sviluppato ‘Smartenance’, un software di gestione della manutenzione per supervi- sori di produzione e addetti agli impianti di tutto il mondo che combina le espe- rienze raccolte nei vari stabilimenti e per- mette una manutenzione senza supporto cartaceo, con chiara schedulazione e valu- tazione degli interventi di manutenzione richiesti”. È di certo una grande storia di innovazione ma parliamo anche di prodotti tradizionali. Vi definite ‘leader di innovazione nel settore dell’automazione’: in che modo rendete in- novativi i prodotti di automazione esistenti che offrite ai clienti? Klotz: “Festo fornisce una grande quan- tità di prodotti tecnici per l’automazione, necessari per la Quarta Rivoluzione In- dustriale, come azionamenti integrati, unità di valvole modulari con supporto OPC UA e IoT gateway, oppure control- lori decentralizzati Codesys e sottosistemi meccatronici indipendenti con grado di protezione IP20 o IP65. Inoltre, forniamo applicazioni e servizi su base IoT, efficaci dashboard per alcuni prodotti e sottosi- stemi completi. Festo è in grado di ga- rantire anche la connettività compatibile, per esempio, con il cloud Festo, Siemens MindSphere o Rockwell Factory Talk”. Può illustrarci alcuni esempi di implemen- tazione di queste so- luzioni da parte dei vostri clienti? Klotz: “Alcuni clienti, come DMG Mori, montano i nostri sistemi di traspa- renza energetica su macchine e impianti di produzione. Altri hanno adottato Festo Motion Ter- minal per disporre di pneumatica digi- tale e flessibile, per esempio MediaMation, per realizzare una nuova generazione di poltrone da cinema. Altri clienti hanno implementato sensori e sistemi di visione aggiuntivi, o sistemi di tracciatura Rfid per un’ottimizzazione dei processi ancora migliore. Molti OEM stanno avviando progetti pilota con i no- stri sistemi machine-to-cloud e il nostro software di intelligenza artificiale (AI), al fine di migliorare qualità di manutenzione e livelli di OEE. Un importante cliente finale sta rivedendo le proprie strategie di pro- duzione alla luce delle nostre tecnologie. L’azienda sta riducendo il proprio know- how di produzione per delegare tutta la responsabilità al costruttore di macchine. Si tratta di un cambiamento radicale, che richiede dai 3 ai 5 anni di discussione, pia- nificazione e riprogettazione dei processi aziendali. Non è una cosa che avviene dall’oggi al domani, perché comporta una totale trasparenza dei dati e la volontà di delegare la responsabilità ai fornitori, compresa la disponibilità delle macchine e il rischio di mercato”. In che modo è possibile risolvere il gap di conoscenze sempre più evidente nel campo della scienza e analisi dei dati per impianti di produzione piccoli e medi? Klotz: “È vero, que- ste competenze fon- damentali sono oggi sotto-rappresentate nelle PMI. Attraverso un programma mi- rato di corsi, FestoDi- dactic intende ridurre questo gap di qua- lificazione. Stiamo inoltre collaborando attivamente con il Ministero dell’Istru- zione, per intervenire sul divario esistente tra le istituzioni educative. Nei propri stabi- limenti di produzione, Festo cura la quali- ficazione del personale a livello scientifico e di analisi dei dati in collaborazione con il reparto IT. Le risorse umane (HR) cercano nuovi approcci per reperire talenti nella scienza dei dati. Attualmente, la ricerca di personale si è estesa anche alle comunità speciali e si avvale di software analitici per il reclutamento di talenti. Collaboriamo inoltre con università a indirizzo infor- matico in tutto il mondo e supportiamo eventi hackathon. Un laboratorio interno di scienza dei dati, insieme al reparto IT, contribuisce alla qualificazione di talenti dai reparti interni, per esempio da produ- zione e logistica”. Qual è la vostra strategia per il 2019 e oltre? Klotz: “Festo sta cambiando profonda- mente: siamo partiti presentando la no- vità della b.u. Digitalizzazione alla fiera di Hannover, continuando poi con la Elec- tric Automation alla fiera SPS/IPC. Festo ha un ruolo primario nel processo di tra- sformazione verso l’Industry 4.0, che per molti aspetti aumenta il valore e il contri- buto del software fino al 50% sul lungo periodo. Con la recente acquisizione della società Resolto, specialista in AI, Festo in- veste nel valore aggiunto costituito da dati, conoscenza e software. Quello che utilizziamo come fattore di successo nel nostro ambiente produttivo, lo condi- vidiamo con i nostri clienti. Facciamo quello che diciamo, siamo ingegneri della produttività”. • Festo - www.festo.com *Direttore Generale della società di analisi IoT Analytics Festo Smartenance La manutenzione preventiva degli impianti è un processo laborioso, tuttora documentato con carta e penna. Oggi è più facile, rapido e sicuro grazie al sistema Smartenance, che si compone di due parti: un calendario di manutenzione mobile sotto forma di app per smartphone e tablet e un’interfaccia web browser per la gestione e la documentazione degli interventi di manutenzione in ufficio. Un sistema intelligente di user management e la collaborazione in team rendono la gestione della manutenzione molto più efficiente. Smartenance è semplice e veloce da installare per chiunque, auto esplicativo, e consente un approccio semplice e conveniente alla digitalizzazione. La nuova piattaforma di automa- zione Festo risponde ai requisiti della Industry 4.0 integrandosi in ambienti host esistenti

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