AO_409

OTTOBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 409 47 IoT edigitalizzazionedi prodotti e servizi. In sostanza, un mondo connesso porta a un futuro più efficace ed efficiente”. Per molta gente l’Industry 4.0 è uno stru- mentoperdaremaggioreflessibilitàallapro- duzioneversodimensionidi ‘lottopariauno’, ma cosa succede nella produzione di serie? Klotz: “È vero, molte industrie utilizzano queste tecnologie e opportunità per arri- vare a un maggiore grado di customizza- zione sui piccoli lotti, cosa che tra l’altro alcuni settori industriali fannogià da 30-40 anni. Ma l’Industry 4.0 è uno strumento importante anche per aumentare l’effi- cienza nella produzione in serie. Conosco diverse società che migliorano i propri li- velli di produzione ottimizzando l’utilizzo di energia, puntando sull’efficienza degli impianti e utilizzando l’analisi dei Big Data per prevedere le esigenze attuali e future dei propri clienti”. Cosa o chi sono i principali promotori dell’In- dustry 4.0 in Festo? Klotz: “Festo ha avviato la quarta rivo- luzione industriale con strutture orga- nizzative flessibili facili da apprendere e adottare, ispirate e guidate dal CTO. Inizial- mente, nel 2010, la casa madre in Germa- nia ha dato il via all’innovazione attraverso attività di sviluppo di nuovi prodotti, R&D, produzione, strutture IT e qualificazione dei collaboratori con Festo Didactic. Le attuali iniziative comprendono attività or- ganizzative, come la chiara definizione di ruoli e responsabilità, per esempiovendite, HR, IT, logistica o acquisti e revisione della struttura organizzativa con la creazione di due business unit, Electric Automation e Digitalizzazione. Queste due unità, come pure il reparto IT interno sono gli elementi trainanti. A queste si aggiunge la divisione Festo Didactic, che sta registrando uno straordinario successo con l’offerta di fab- briche cyber-fisiche didattiche a scuole e università, principalmente in Europa”. L’anno scorso in IoT Now, nell’ambito delle vostre attività di ricerca, avete elaborato ini- ziative per la Industry 4.0per rendere piùfles- sibili i vostri stabilimenti. Come si è evoluto questo quadro, considerando i consistenti investimenti per lo stabilimento tecnologico di Scharnhausen, inGermania? Klotz: “L’anno scorso Festo ha implemen- tato nello stabilimento di Scharnhausen numerose tecnologie innovative. Adesso stiamo introducendo al- cune di quelle più efficaci in altri stabilimenti all’e- stero, perché prevediamo uno scenario di payback promettente. Sono due i miei esempi preferiti. Il primo è un progetto di analisi dati che migliora le prestazioni delle macchine, evidenziando eventuali punti deboli e riducendo i tempi ciclo fino al 15%. Il set up richiede una tecnica abbastanza sofisticata: ab- biamo una linea di assemblaggio estesa, progettata per realizzare produzioni in serie,ma anche lotti di un solopezzo. Gli at- tuali clienti richiedono lotti da 200 a 2.000 pezzi. Il volume di produzione annuo si ag- gira su 1,2 milioni di pezzi con un tempo ciclo di 13 secondi. Da un punto di vista tecnico questa linea di assemblaggio è costituita da sottosistemi meccatronici in tutte le celle dellemacchine, azionati da si- stemi di controllo decentralizzati. I dati per il funzionamento e la manutenzione della linea vengono forniti inun formatodigitale unificato e condivisi con tutte le stazioni di collaudo e i sistemi di qualità. I dati rilevanti per il funzionamento dellemacchine vengonoelaborati localmente in tempo reale. I dati in arrivo dalla linea, complessiva- mente 400 indirizzi IP, vengono raccolti, condensati e trasmessi via OPC UA (Open Platform Commu- nications - Unified Architecture) per supportare ilmotion control, o a scopodi analisi suPConel cloud. Il cambiodi batch viene effettuato dal SAP ME/order management, ma all’interno della macchina un tag Rfid montato su ogni pezzo attiva tutti i parametri e le ricette per ogni stazione. Con questo set up abbiamo potuto rea- lizzare analisi dettagliate dei dati in grado di identificare alcuni schemi comuni ed eventuali criticità. Abbiamo quindi svi- luppato una soluzione che potesse risol- vere queste criticità, ottimizzando così il tempo ciclo della macchina del 15%, da 13 a 11 secondi. Abbiamo apportato al- cune modifiche sulle celle di prova e le loro procedure. I pezzi, per esempio, at- tivano la cella in anticipo, risparmiando così tempo per avviare il routing di prova e i suoi connettori. Altri punti di criticità hanno richiesto una CPU più po- tente. Senza trasparenza dei dati una simile otti- mizzazione non sarebbe stata possibile. Questo caso può sembrare ecce- zionalmente buono e di successo, dato che l’in- vestimento si è ripagato in meno di un anno, ma anche altre situazioni, con effetti di minor rilievo e un payback in 2-3 o anche 5 anni, potrebbero essere comunque molto apprezzabili per certe industrie. Il secondo esempio che mi piacerebbe condividere consiste nel sistema di ma- nutenzione mobile. Ogni addetto alla manutenzionedello stabilimentodi Schar- nhausen è dotato di tablet in cui sono memorizzati gli interventi periodici di manutenzione, i manuali e le istruzioni di riparazione di tutte lemacchine, compresi 15 anni di dati storici di manutenzione in forma digitale. I tablet si collegano a ogni macchina e ai sistemi ERP e MES. Sono disponibili anche le funzioni base come email o chat. Il tablet permette ai tecnici la comunicazione istantanea diretta con un college/esperto, occupato su un’altra macchina. A oggi è possibile effettuare la manutenzione di oltre 200 macchine con questa tecnologia. Abbiamo visto subito che, non dovendo rientrare tutte le volte all’ufficio manu- tenzione centrale, i tecnici miglioravano il livello di produttività. L’altro effetto è una riduzione significativa del tempo di ripara- zione macchina e una disponibilità istan- tanea delle informazioni. Grazie a questa tecnologia abbiamo raggiunto una cre- Eberhard Klotz, responsabile della campagna Industry 4.0 in Festo Una moderna linea di assemblaggio Industry 4.0, in cui l’analisi dei Big Data ha permesso di migliorare la performance del 15%

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