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SETTEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 408 72 si può dire che abbiano riscosso il successo sperato, soprattutto a causa dei problemi di privacy che il loro utilizzo comportava. Attualmente esiste una netta differenza tra realtà aumentata per applicazioni consumer e realtà aumentata per applicazioni industriali, con la seconda che sembra avere, almeno nel breve termine, le maggiori probabilità di successo. La ragione risiede nel fatto che i dispositivi AR per uso industriale possono risultare ‘appetibili’ a costi molto più alti rispetto a quelli tipici dei pro- dotti consumer, in quanto capaci di generare profitti. Su una linea di produzione, ad esempio, gli occhiali per la realtà aumentata dei lavoratori possono avere la stessa importanza, in termini di costi/benefici, di una macchina per lo stampaggio a iniezione o un tornio da un milione di dollari, per cui una società potrebbe accettare l’idea di investire milioni per un sistema AR e decine di migliaia di dollari per l’acquisto dei visori per i propri lavora- tori. Un consumatore, d’altra parte, difficilmente spenderà più di qualche centinaia di dollari, ragion per cui un prodotto destinato al mercato consumer dovrà essere necessariamente venduto in enormi volumi, mentre un prodotto per il mercato aziendale può rivolgersi anche a nicchie di mercato. In un contesto come quello appena descritto i Google Glass, che hanno ricevuto un’acco- glienza molto ‘tiepida’ da parte del mondo consumer, sono stati rilanciati nella nuova versione, Enterprise Edition, che sta atti- rando parecchia attenzione. Applicazioni a livello enterprise: alcuni esempi Nel settore aziendale, la realtà aumentata si propone come un mezzo per incrementare efficienza e produttività dei dipendenti, oltre che per accrescere sia la soddisfazione da parte degli utenti sia i profitti. Un’applica- zione di realtà aumen- tata particolarmente interessante, ancora nella fase iniziale, è la ge- stione delle relazioni con i clienti (CRM Customer Relationship Manage- ment) che sfrutta tecni- che di riconoscimento facciale. Si immagini ad esempio un bar dove, grazie al riconoscimento facciale, viene comu- nicato allo staff, attra- verso gli occhiali AR in dotazione, il nome di un cliente e il suo drink preferito. In questo caso lo staff può iniziare a pre- parare la consumazione non appena questo varca la soglia del locale e salutarlo con il suo nome. Questo utilizzo di informazioni personali, anche se può apparire per certi versi ‘inquietante’ in un primo momento, viene già fatto dai sistemi CMR tradizionali uti- lizzati dai call center e dal personale della forza vendita. Si pensi ai vantaggi, per medici e infermieri, di poter accedere alla storia medica di una persona, conoscere i farmaci attualmente assunti, le allergie e così via: grazie a informazioni di questo tipo sarà pos- sibile prendere nel modo più rapido possibile le decisioni migliori e più sicure. La realtà aumentata ha molte potenziali applicazioni in campo sanitario, un settore dove opera personale altamente qualificato ed è richiesto l’uso di risorse e apparecchiature molto costose. La realtà aumentata, che permette di sfruttare al mas- simo un fattore molto importante in questo contesto, ovvero il tempo, rappresenta una prospettiva molto interessante. Il CMR è un esempio di applicazione della realtà aumentata nella fase iniziale, in quanto risulta abbastanza semplice sovrapporre parti di testo prelevati da un database esistente su una scena. La realtà aumentata è destinata a mostrare il meglio delle sue po- tenzialità nelle applicazioni progettate da zero per sfruttare i van- taggi intrinseci di questa tecnologia. Un agente immobiliare che mostra ai potenziali acquirenti un immobile potrebbe visualizzare informazioni sovrapposte alla scena per aiutare gli acquirenti a decidere se si tratta della tipologia di proprietà adatta a soddi- sfare le loro esigenze. Se un cliente vuole conoscere l’ubicazione dei cavi dell’alimentazione posti all’interno delle pareti o l’esi- stenza di tubi dell’acqua per installare un altro bagno, l’agente non deve più consultare la planimetria dell’abitazione. Grazie alla realtà aumentata è possibile conoscere l’esatta posizione di tubi e cavi e la visualizzazione potrebbe persino essere condivisa con i dispositivi AR dei clienti. La realtà aumentata potrebbe fornire informazioni al chirurgo circa la posizione di organi e vasi san- guigni sotto la pelle nel corso dell’operazione, a tutto vantaggio della velocità e della sicurezza. Sia Google Glass sia Hololens sono stati già sperimentati in campo chirurgico. Allo stesso modo, sulla linea di produzione di una fabbrica, ai lavoratori potrebbero es- sere mostrate linee guida e informazioni utili durante la fase di assemblaggio, dove montare un determinato pezzo, i riscontri istantanei dei collaudi, l’esatta posizione di un componente che dà adito a problemi su una scheda circuitale, av- vertimenti su potenziali problemi riscontrati in precedenza durante il processo di produzione e così via. Nel momento in cui si rendono disponibili piattaforme hardware stabili per la realtà au- mentata, le potenzialità applicative di questa tecnologia in ambito aziendale appaiono virtualmente illimitate. In ogni caso, sebbene la semplice sovrapposizione di dati alfanumerici esistenti è un compito relativamente semplice e può portare indubbi vantaggi, la vera sfida è probabilmente lo sviluppo del software necessario per l’implementazione di applicazioni AR realmente innovative in grado di incrementare sensibilmente le capacità e le competenze dei lavoratori. • Mouser Electronics - www.mouser.it Il dispositivo portatile funziona come una finestra mobile nel mondo della realtà aumentata AO S P E C I A L E

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