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SETTEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 408 65 mente). Entrambi questi ambienti possono essere posti ai due capi di un continuum: da una parte gli ambienti reali, dall’altra gli ambienti completamente virtuali. Ciò che sta in mezzo è la realtà aumentata, che è, in essenza, una realtà mista (mixed reality). Per chiunque usi un device mobile nelle sue attività quotidiane, la realtà aumentata offre un modo completamente nuovo di lavo- rare con le macchine ed eseguire i propri compiti. Le tecnologie dei device mobili (e le videocamere al loro interno) si uniscono all’accesso a nuove fonti di dati in tempo reale, tipicamente tra- mite una rete wireless, e nella conversione di questi dati in visua- lizzazioni e/o grafici. Questo consente agli operatori di avere una visione che fonde due mondi, permettendo loro di vedere virtual- mente ‘dentro’ una macchina senza dover aprire alcuno sportello. Applicazioni pratiche Consideriamo le implicazioni di queste funzionalità su tre aree proprie della produzione industriale. Lo sviluppo dei prodotti - Le applicazioni della realtà aumentata possono essere efficaci nella fase di revisione della progettazione prodotto, il momento in cui sono necessari test e valutazioni. La realtà virtuale permette di valutare modelli 3D virtuali di nuovi prodotti, che possono essere facilmente modificati, nel loro reale contesto d’uso, senza dover spendere tempo e costi per produrre prototipi reali. La manutenzione - Supponiamo che una macchina si rompa. Un’applicazione in realtà aumentata può diagnosticare il pro- blema e guidare visualmente l’operatore o l’addetto alla manu- tenzione per riparare il tutto inmodo facile e veloce. Il programma AR sovrappone uno strato di informazioni relative a come ese- guire la riparazione sul tablet dell’operatore. Applicazioni per la sicurezza - Le nuove applicazioni AR permet- tono all’utente di ‘vedere’ dentro l’armadio metallico chiuso che contiene i componenti della macchina e permette di diagnosti- care un problema senza dovere affatto aprirlo fisicamente. Que- sto significa poter valutare le condizioni ambientali all’interno mentre l’apparecchiatura è ancora in funzione (e senza che le persone debbano avvicinarsi troppo). Ciò migliora l’affidabilità a livello complessivo, e riduce i rischi di sicurezza. Generare benefici esponenziali con un’integrazione end-to-end Strumenti in realtà aumentata sofisticati richiedono un elevato livello di integrazione per compiere queste specifiche funzioni. Elementi quali l’ambiente fisico, le fonti di dati, le interfacce grafi- che, le specifiche di prodotto (inclusa la compatibilità di software e connettività), l’intelligenza artificiale devono lavorare insieme. In effetti, la realtà aumentata funziona al meglio quando è connessa ai più ampi processi verso l’alto e verso il basso in azione lungo tutta la catena del valore della produzione. Naturalmente, una pro- grammazione così complessa non dev’essere compito dell’utente finale, ed è per questo che architetture tecnologiche aperte e in- clusive sviluppate dai vari vendor sono importanti abilitatori per implementare su larga scala le applicazioni di realtà aumentata. L’azione di fornitori dotati di competenze specifiche sia sulle tec- nologie operative sia su quelle informatiche sta giocando un ruolo essenziale nell’accelerare l’adozione. La piattaforma EcoStruxure for Industry di Schneider Electric, ad esempio, consiste di tre livelli - prodotti connessi, controllo periferico e analytics - che sono in- tegrati per facilitare applicazioni quali la realtà aumentata grazie alla connettività e alla mobilità, alle analytics in cloud e alla cyber- security. Stiamo scoprendo ora il vero potenziale di questa nuova generazione di strumenti in realtà aumentata a livello produttivo. Anche se sono stati fatti molti progressi, i recenti ulteriori avanza- menti nella semplicità di integrazione e la diffusione di casi d’uso pratici dovrebbero aiutare a velocizzare ancora di più l’adozione di queste soluzioni nel settore manifatturiero. Credo che tra dieci anni capiremo che ciò a cui stiamo assistendo in quest’ultimo periodo sarà stato solo l’inizio di una profonda trasformazione. • Schneider Electric - www.schneider-electric.com Elementi quali l’ambiente fisico, le fonti di dati, le interfacce grafiche, le specifiche di prodotto, l’intelligenza artificiale devono lavorare insieme Foto tratta da www.pixabay.com
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