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SETTEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 408 60 AO ATTUALITÀ potrebbe anche avere implicazioni sull’intero processo. Con un trasmetti- tore di temperatura connesso al cloud, l’analitica può essere effettuata tenendo conto dei parametri di processo quasi in tempo reale, garantendo il funzio- namento complessivo del processo. Si possono eseguire degli aggiustamenti in modo da ottimizzare la produzione o aumentare l’efficienza energetica. ADI considera fondamentali queste sfide per il successo dei suoi clienti e un fattore atto a stimolare gli investimenti in tecnologie innovative, in grado di esplorare i confini delle reti Ethernet. Una tecnologia abilitante, definita low complexity Ethernet, è la chiave per collegare dispositivi industriali semplici come i trasmettitori di temperatura di- rettamente a una rete Ethernet. Il low complexity Ethernet risolve i tradizionali problemi di dimensioni, potenza e costo delle implementazioni standard Ether- net di livello 2, riducendo il costo totale di esercizio relativo alla trasmissione dei dati al cloud. Il passaggio a una rete Ethernet industriale con- vergente richiede anche innovazioni a livello fisico, per fornire una soluzione in grado di utilizzare alcune delle funzionalità intrinse- che dei sistemi esistenti. Gli standard più diffusi relativi al livello fisico Ethernet prevedono una lunghezza del cavo di soli 100 m e richiedono l’uso di più cavi a doppino intrec- ciato. Invece, gran parte dell’infrastruttura esistente per le reti di automazione industriale è costruita su un singolo doppino intrec- ciato con lunghezza superiore ai 1.000 metri, con una velocità di trasmissione di 31,25 kbps. In questo contesto ADI collabora con importanti partner indu- striali, sotto l’egida dell’Ieee, per svilup- pare un nuovo standard Ethernet. Lo standard, denominato 10SPE, riguarderà un singolo doppino intrecciato, lungo fino a 1.000 metri, con una velocità di trasmissione di 10 Mbps. Cercando di risolvere questo problema adottando un approccio collaborativo, basato sugli standard, ADI contribuisce a ridurre gli ostacoli all’adozione e le tempistiche necessarie a raggiungere l’obiettivo di una rete convergente a livello di im- pianto. A parte lo sviluppo di nuove funzionalità che consentono la conver- genza su reti Ethernet, altre applicazioni che utilizzano già l’Ethernet determi- nistico a 100 Mbps stanno superando i limiti in termini di larghezza di banda e prestazioni. Applicazioni come la ro- botica richiedono un numero sempre crescente di assi coordinati, controllati con una precisione maggiore rispetto al passato. Far passare la rete di controllo a velocità di gigabit contribuisce a sod- disfare questi requisiti e rappresenta un’altra importante tendenza nel set- tore dell’Ethernet industriale. Il successo repentino di Ethernet ha fatto sì che gli utilizzatori di queste tecnologie si siano trovati in difficoltà nel risolvere problemi relativi alla sicurezza. La domanda sem- pre crescente di dati e di acquisizioni da nodi periferici della rete industriale può essere rallentata dai rischi percepiti as- sociati alla sicurezza. Inoltre i requisiti in termini di bassa latenza e jitter nelle applicazioni di controllo industriale pos- sono essere in conflitto con quelli rela- tivi alla sicurezza. Spetta agli utilizzatori di queste tecnologie affrontare il prima possibile i problemi riguardanti le pre- stazioni e la sicurezza delle applicazioni. Analog Devices e Sypris Electronics per la sicurezza I rischi associati alla cybersecurity nell’a- rea industriale suscitano un interesse sempre maggiore. A seguito della nascita dell’Industria 4.0 e dell’IoT industriale (Industrial Internet of Things), il settore industriale è caratterizzato sempre più da dispositivi distribuiti, flussi di informa- zioni dinamici e connettività tra ambienti, mirati a fornire nuove funzionalità. Tut- tavia non sorprende il fatto che la cre- azione di nuove funzionalità comporti anche la comparsa di nuove minacce alla sicurezza, impensabili in passato, ma più reali che mai. Se pensiamo alla quantità di dispositivi da collegare in sicurezza alla rete, è evidente che stabilirne l’i- dentità diventa un problema. Le chiavi crittografiche condivise, fisicamente di- stribuite, diventano velocemente poco pratiche e la gestione dello scambio di certificati si trasforma in un incubo logi- stico. Determinare l’identità senza chiave è fondamentale per realizzare la visione dell’azienda Industria 4.0 sicura. Allo stesso modo, le tecniche di crittografia leggera con una bassa latenza fissa e un ridotto ingombro hardware e/o software consentono di collegare in modo sicuro alla rete i dispositivi con risorse limitate. Per risolvere questi importanti problemi ADI ha effettuato molti investimenti in tecnologie come l’autenticazione dell’i- dentità, soluzioni di sicurezza per dispo- sitivi con risorse limitate, e la crittografia a blocchi leggera. Conclusioni L’Industrial Automation Group di Analog Devices offre valide soluzioni in diversi settori, tra cui rilevamento, controllo e monitoraggio, e sistemi robusti di co- municazione in tempo reale agli estremi della rete industriale. ADI ha sviluppato e acquisito esperienza in diverse aree, tra cui sicurezza e autenticazione, sicu- rezza funzionale e intrinseca e supporto multiprotocollo. Grazie a un intenso rapporto di collaborazione, l’azienda consente e accelera il passaggio verso un’azienda connessa all’IIoT, dal sensore al cloud. • Analog Devices - www.analog.com Un chip, molti protocolli Ethernet

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