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AO PANORAMA keting e alla distribuzione. Le aziende non solo stanno aumentando la loro capacità di produzione ma, grazie alla maggiore accessibilità dei dati, hanno anche la possibilità di comprendere me- glio la natura dei materiali compositi e dei materiali chimici per valutare con- cretamente lo sviluppo di prodotti più sostenibili. Sembra però esserci ancora un certo grado di scetticismo: si temono le minacce informatiche che potrebbero violare la rete aziendale per accedere al patrimonio delle proprietà intellettuale. Il percorso verso la sostenibilità delle società italiane Parlando d’industria chimica e petrolchi- mica è inevitabile toccare l’argomento ‘sostenibilità’. Notoriamente additata come poco rispettosa dell’ambiente, il settore della chimica si è invece dimo- strato essere un vero e proprio solution provider. L’impegno profuso in termini di sicu- rezza, salute e ambiente ne è, infatti, uno dei driver principali e viene attestato, in primo luogo, dai costi sostenuti in tal senso: circa 1 miliardo di euro annui, con un’incidenza sul fatturato pari al 2% (Federchimica); in secondo luogo da azioni pratiche, come il continuo sforzo nel rendere i processi produttivi più si- curi e nel sostituire le sostanze poten- zialmente pericolose con quelle meno nocive. Anche le numerose innovazioni tecnologiche sviluppate per abbattere il consumo energetico delle abitazioni e, di conseguenza, ridurre il riscaldamento globale e diminuire l’utilizzo delle ri- sorse energetiche, sono un’ulteriore dimostrazione in tal senso. L’impegno ambientale è testimoniato anche dal crescente ricorso alle certificazioni: nel 2015, ad esempio, 573 unità produttive e/o logistiche hanno ottenuto la ISO 14001 che copre le aree gestionali con- nesse ad ambiente ed energia. Risulta in forte aumento anche il conseguimento della Ohsas 18001, che si focalizza su si- curezza e salute (dati Federchimica). Infine, è doveroso citare la crescente adesione al ‘Responsible Care’, un pro- gramma volontario di promozione dello Sviluppo Sostenibile cui partecipano 165 imprese chimiche italiane corrispon- denti al 14% di tutte le unità produttive presenti nel nostro Paese. Durante l‘ul- tima assemblea del Cefic è stato ricor- dato che le imprese che partecipano al programma hanno ridotto del 50% le emissioni di CO 2 dal 1990 a oggi. I pozzi petroliferi continueranno a essere rilevanti? Nonostante la crescente attenzione per le fonti energetiche rinnovabili e alter- native, la domanda di petrolio sembra non diminuirà nei prossimi anni, in par- ticolare nelle economie emergenti come Cina e India. Lo conferma l’accordo tro- vato durante il recente incontro dell’O- pec tenutosi lo scorso giugno a Vienna: è stato stabilito di aumentare la produ- zione di greggio fino a 1 milione di barili il giorno e farne calare il prezzo come chiedevano i principali paesi consuma- tori di petrolio. E ora che il barile si è as- sestato a un prezzo tra 65 e 75 dollari, sembrano quasi completamente supe- rati i prezzi minimi dei prodotti petrol- chimici di base toccati nel 2016. Guardando al futuro, nello studio ‘ Pe- trochemicals 2030: Reinventing the way to win in a changing industry ’ McKinsey afferma che nel 2030 tutti i player pe- trolchimici dovranno lavorare molto più duramente sulle competenze chiave e sulla strategia. Dovranno cioè letteralmente reinven- tare il modo di raffinare petrolio e cre- are gas e abbracciare un’economia più circolare per poter mantenere i tassi di crescita registrati nel passato: circa 100 milioni di tonnellate nel 2000 a quasi 150 milioni di tonnellate nel 2016. Cosa ne pensano le aziende Automazione Oggi: A suo parere quali sono oggi le soluzioni di automazione che possono garantire il raggiungimento degli obiettivi del settore chimicoepetrolchimico? E quali sono le maggiori criticità che l’auto- mazione può aiutare a risolvere? Giovanni Ronchetti , business deve- lopment manager process di Mitsubishi Electric ( it3a.mitsubishielectric.com ): I clienti che uti- lizzano le appa- recchiature e le soluzioni Mitsu- bishi Electric in ambito chimico e petrolchimico con impianti di produzione a ciclo continuo, evidenziano il valore legato alla qualità e affidabilità del marchio giappo- nese. È consue- tudine per Mitsubishi Electric avere in funzione, ancora oggi, apparecchiature installate da oltre 20 anni su impianti in funzione h24/365gg senza che ab- biano avuto necessità d’intervento ma- nutentivo. Inoltre, in caso di richiesta di sostituzione delle apparecchiature, SETTEMBRE 2018 AUTOMAZIONE OGGI 408 38 Giovanni Ronchetti Mitsubishi Electric

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