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portante tassello che si inserisce in questo processo. Spiega il presidente di The3dgrop Roberto Rizzo: “applicato ai settori di cui ci occupiamo, l’IoT rappresenta un passaggio fondamentale perché consente in sostanza di inserire nei macchinari dei sen- sori in grado di comunicare in tempo reale il loro stato, e di farlo già nella fase di progettazione”. Si parla di processi così avanzati che The3dgroup ha deciso di selezionare un partner in grado di fornire la migliore compe- tenza e tecnologia disponibile: per questo ha siglato un accordo di collaborazione con Seebo, software house dedicata specifica- tamente all’IoT per l’industria. Una piattaforma che mette i dati al centro dell’attività produt- tiva e consente di individuare soluzioni capaci di accelerare l’in- novazione. Il valore aggiunto di Seebo è la perfetta integrazione con SolidWorks: non si tratta di una tecnologia ‘adattata’, ma di un programma nato in funzione del sistema, che quindi ne amplia al massimo le capacità progettuali. Seebo consente di implementare la parte IoT già in fase di pro- gettazione: si possono inserire e testare virtualmente i sensori che, a macchinario finito, saranno in grado di farlo ‘parlare’ in tempo reale con le altre macchine. Ma questo è solo un primo aspetto, molto riduttivo, delle po- tenzialità dell’IoT nella manifattura, perché è nei sistemi com- plessi che questa connessione esprime davvero il suo valore rivoluzionario. Spiega Rizzo: “Spesso nello spiegare l’IoT si fa l’esempio di una caldaia, che una volta istallata può comunicare da sola alla casa produttrice se e quale pezzo si rompe, o se è il momento di una manutenzione. Nello stabilimento che pro- duce queste caldaie, possiamo istallare sensori che collegano automaticamente produzione, gestione degli ordini e fornitori, ordinando i pezzi nel tempo più ottimale così da avere una pro- duzione lean (con minori costi di magazzino e senza mai vuoti di produzione); d’altra parte, possiamo fare in modo che si coor- dinino in automatico le spedizioni, i programmi di certificazione e fatturazione ecc...” Con l’IoT cade anche la barriera di ‘prossimità’; le macchine per comunicare non hanno necessariamente bisogno di essere nello stesso luogo, la catena produttiva, anche se virtuale, diventa davvero un flusso continuo. Altro argomento significativo è la raccolta di dati statistici. La mancanza di dati in fase di lavorazione è uno dei motivi per cui spesso i progetti falliscono, perché si finisce con l’affidarsi a per- cezioni umane che possono essere sbagliate, in mancanza di corretti strumenti di valutazione. “Grazie a Seebo invece” conclude Rizzo “possiamo portare i no- stri clienti a un nuovo livello di test e analisi, perché con l’IoT si raccolgono, ancora in fase di progettazione virtuale, una mole incredibile di informazioni. Questi dati consentono una valutazione obiettiva prima di af- frontare determinati investimenti, diminuendo drasticamente i costi di eventuali errori”. The3dgroup www.the3dgroup.it

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