AO_407

GIUGNO-LUGLIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 407 45 aspetti tecnologici e trend. Il campione era rappresentato da 34 realtà di cui sei classificabili come ‘media impresa’ e 28 ‘piccole imprese’, in linea con il tessuto industriale italiano caratterizzato dalla presenza di aziende di dimensioni spesso ‘micro’, cinque/sei dipendenti, il cui ruolo è tuttavia molto importante” ha illustrato il professore. “Ne è emerso il quadro di un settore molto vivace, continuamente in crescita e ricco di aspettative dal punto di vista tecnologico, composto da imprese piuttosto distribuite sul territorio, per il 60% concentrate nel Nord-Ovest, per il 25% al Centro e per il 15% nel Nord-Est”. Partendo dall’analisi dei fatturati (sono stati presi in considerazione quelli del 2016), lo studio evidenzia come, con le dovute ricalibrazioni, i trend sono i me- desimi, di crescita, sia per le medie che per le piccole imprese; il valore del patri- monio netto mostra come queste realtà siano state in grado negli anni di racco- gliere utili da reinvestire, o da impiegare per creare nuove opportunità di crescita. Una tendenza interessante riguarda gli investimenti in nuovi impianti, effet- tuati a partire dal 2011, a testimonianza di come le esigenze di innovazione che hanno portato al Piano Industria 4.0 siano da ricercarsi molto prima del 2016. Si nota inoltre come tali investimenti siano stati portati avanti non solo a li- vello di macchinario, ma anche di arric- chimento dei servizi, per cercare fonti alternative di redditività. Interessante da questo punto di vista è anche la crescita nel numero dei dipendenti, soprattutto nelle piccole realtà. Lo studio rivela poi come le aziende di ridotte dimensioni siano in proporzione cresciute più delle medie, forse avvantaggiate da una mag- giore flessibilità e da minori costi struttu- rali, a fronte dell’impellente bisogno di cambiamento dettato da Industria 4.0. E dal punto di vista tecnologico? “Si evince dallo studio come le aziende intendano puntare prima di tutto ad au- mentare il loro grado di automazione, mantenendo soluzioni tecnologiche dif- ferenti, dunque senza ‘sposare’ una tec- nologia rispetto a un’altra, per realizzare macchine che siano sintesi di tecnologie differenti e adatte all’impiego in conte- sti diversi, in base alle esigenze dell’u- tenza” ha sottolineato Gruosso. “L’uso di PLC, bus di campo, sistemi di visione e robotica, o di soluzioni di elettro-pneu- matica, mostra l’intenzione di voler aumentare il con- trollo a monte di macchine e impianti, per renderlo più efficace e raccogliere infor- mazioni aggiuntive ai fini della manutenzione predit- tiva, per esempio. La dia- gnostica è un altro ‘cavallo di battaglia’, per ridurre sprechi e consumi. Fra le soluzioni più promettenti per il futuro spicca la sen- soristica, elemento centrale in ottica di collaborazione uomo-macchina, per fare controllo di qualità, rendere la manu- tenzione più veloce ecc. Un’esigenza emersa, poi, riguarda la semplificazione del software: la commistione fra digitale e automazione ha portato alla necessità di eseguire configurazioni spinte e alla necessità di integrare il software inmodo semplice, per esempio con l’ausilio di li- brerie. Un altro tema forte riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale ai fini del con- trollo e della diagnostica. Infine, poiché Un piccolo passo… verso il ‘nuovo meccatronico’ È stato sottoscritto a Roma in aprile il primo protocollo d’intesa tra Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) e Aidam, che si propone di rafforzare il rapporto tra istruzione e mondo del lavoro, colmando il gap tra ciò che la scuola offre e quello di cui le aziende hanno realmente bisogno. Esperti provenienti dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), da Confindustria, dal Miur e dal Cluster Fabbrica Intelligente concordano su un dato: vi è grande necessità di formare i ragazzi, linfa vitale per il futuro delle aziende, su quello che è il mondo dell’automazione oggi: un settore in crescita, trainante per l’intera nazione e modello in Europa e nel mondo. Per rilanciare gli istituti tecnici, spesso non sufficientemente valorizzati nel panorama scolastico, sono previste iniziative di orientamento rivolte agli studenti delle scuole medie, esperienze di alternanza scuola-lavoro, che promuovano il raccordo tra imprese e istituzioni scolastiche, l’organizzazione di workshop e la promozione di un ciclo virtuoso di informazioni sul mondo dell’automazione industriale che raggiunga docenti e studenti, e, infine, il lancio di un concorso patrocinato da Aidam per stimolare la creatività e la capacità progettuale degli studenti. La realizzazione concreta di queste iniziative passa per la costituzione di un tavolo paritetico al quale siederanno Aidam e Miur. “È nostra volontà creare la figura dell’esperto di ‘industrial automation’, che può davvero fare la differenza nell’attuale contesto produttivo” ha affer- mato Michele Viscardi, presidente di Aidam. “Per delineare il profilo del ‘nuovo meccatronico’, una figura professionale nella quale convergono diverse specializzazioni tecniche e soft skill, destinata a soddisfare le richieste delle aziende appartenenti al settore. Un progetto pilota di collaborazione e sostegno è già stato avviato con quattro istituti tecnici”. Alla presentazione erano presenti Francesca Selva (1) di Messe Frankfurt Italia, Marco Vecchio (2) di Anie Automazione, e Giambattista Gruosso (3) del Politecnico Milano (1) (2) (3)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=