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AO PANORAMA attivati investimenti per un totale di 4 mi- liardi di euro, con 2miliardi di agevolazioni concesse e circa 58.000 posti di lavoro cre- ati/salvaguardati. Con la Legge di Bilancio 2018 si intende proseguire nella direzione degli incentivi agli investimenti in digitalizzazione non solo attraverso la proroga delle misure introdotte nel 2017, seppure modificate e rimodulate, ma includendo anche la voce ‘formazione’. Il pacchetto Impresa 4.0 vede quindi protagonisti, assieme alla manifat- tura e ai servizi, le competenze e il lavoro. Così, 9,8 miliardi di euro sono state stan- ziate a sostegno delle imprese che investi- ranno in innovazione, ricerca e formazione negli ambiti e nelle tecnologie che caratte- rizzano la Quarta Rivoluzione Industriale. Automazione Oggi: Abbiamo chiesto ai rappresentanti di alcune aziende di primo piano del comparto automazione quali sono, secondo loro, i risultati portati dal Piano Industria 4.0 e in che misura stia con- tribuendo allo sviluppo del settore il Piano Impresa 4.0. Franco Andrighetti , managing direc- tor di EFA Automazione (www.efa.it ) : “Il Piano Industria 4.0 viene spesso associato all’acquisto di nuovi impianti ‘compliant’ alle specifiche dei modelli cyber-fisici. In realtà è molto di più, ovvero è una grande opportunità per tutti coloro che intendono co- gliere appieno i benefici delle nuove tecnolo- gie digitali. At- traverso azioni di revamping e/o retrofit sugli impianti esi- stenti si possono infatti ottenere enormi vantaggi di natura econo- mica, poiché questi ultimi possono esseremessi in con- dizioni di generare dati e di trasmetterli opportunamente ai sistemi informativi di fabbrica nel giro di breve tempo e, soprat- tutto, con investimenti molto contenuti. Chiaramente è necessario affidarsi a chi dispone delle giuste competenze, oltre che delle necessarie tecnologie. Secondo noi di EFA il ‘brownfield’ rappresenta un terreno di intervento enorme, dove si può e si deve fare ancora moltissimo. In quest’ottica, la trasformazione del Piano da Industria a Impresa 4.0, capace quindi di abbracciare anche gli aspetti culturali e formativi dei nuovi paradigmi tecnolo- gici e organizzativi, deve essere visto con favore, alla luce di quanto ancora può e deve essere fatto per dare competitività alla nostra industria nazionale”. Giuseppe Biffi , digital enterprise teamdi Siemens Italia (www.siemens.it ) : “Come dico spesso parlando con gli imprenditori, il Piano Industria 4.0 non è la causa scatenante della trasformazione digitale, ma è un importante faci- litatore, che aiuta le im- prese nell’implementare i progetti. Il motore della trasformazione sono es- senzialmente i nuovi fab- bisogni dei consumatori e le esigenze di efficienza delle imprese che, anni fa, hanno innescato l’evolu- zione tecnologica sempre più rapida che stiamo vivendo. Molto opportunamente, il governo italiano ha varato delle misure che hanno effettivamente generato un aumento degli investimenti in tecnologie da parte delle imprese, certo con velocità differenti a seconda delle aree geografi- che e dei mercati, ma comunque signi- ficativo. Tanto è vero che l’aspettativa dell’intero mondo industriale è quella di una proroga delle suddettemisure anche per gli anni a venire”. Marco Gamba , smart manufacturing project manager di Schneider ELectric (www.schneider-electric.it ) : “Il Piano ha certamente dato una spinta in termini di investimenti sull’ambito digitale per inno- vare i processi produttivi e l’operatività. Parliamo di un comparto, quello dell’auto- mazione industriale, in cui l’Italia gioca un ruolo da leader e che cresce bene, come confermano gli ultimi dati Anie. L’incen- tivo aiuta, ma vediamo anche che si è sviluppata una maggiore consapevolezza del valore della digitalizzazione per l’am- bito manifatturiero, per cui per esempio gli OEM sono spinti a proporre macchine sempre più innovative per rispondere a richieste dei clienti finali che sono ora più evolute”. Giovanni Mandelli , product mana- ger PLC & HMI di Mitsubishi Electric (https://it3a.mitsubishielectric.com ) : “Gli incentivi del Piano Industria 4.0 hanno sicuramente contribuito alla crescita del mercato interno. Stando ai dati forniti dal Ministero, nel 2017 sono stati effettuati investimenti per circa 80 miliardi di euro con un incremento dell’11% (13% se si considerano gli investimenti sui macchi- nari). Inoltre, sono notevolmente aumen- tati anche che gli investimenti in ricerca e sviluppo, garantendo ai costruttori di macchina tecnologie all’avanguardia per ‘ag- gredire’ nuovi mercati. Il Piano Impresa 4.0 è stato accolto con grande favore in quanto dà continuità a quanto di buono fatto per l’anno precedente e per questo ci si aspetta un ulteriore balzo della domanda interna e un mercato più consapevole delle agevolazioni dispo- nibili”. Gualtiero Seva , end-users sales executive di Fanuc Italia (www. fanuc.eu ) : “Il piano Calenda è stato vera- mente quello che nell’aerospace si chiama un ‘booster’, ossia un vero acceleratore di cambiamento, ovviamente anche grazie alla parte di incentivazione fiscale. Dal nostro punto di vista possiamo dire che, dopo uno sbandamento iniziale, dovuto principalmente alla novità dei temi incen- tivati, ma anche alla differenza di termi- nologia rispetto a quello che si intendeva in Germania con un nome simile, i clienti hanno reagito con vigore. Dopoun’iniziale adozione un po’ passiva degli hardware e software richiesti dal Piano, hanno ini- ziato ad apprezzare i vantaggi che questo portava in azienda, quali una maggiore conoscenza dei propri processi e una prima visione di ciò che si può fare con i dati recuperati, acquisendo così una prima GIUGNO-LUGLIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 407 38 Giuseppe Biffi di Siemens Italia Franco Andrighetti di EFA Automazione Industriamanifatturiera italiana: scenario previsionale variazione%annuaaprezzicostanti 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 2016 2017 2018 2019 Fatturato totale Esportazioni Mercato interno Fonte:Analisideisettori industrialiPrometeia 1,1 1,1 1,4 2,3 3,7 2,6 2,0 3,4 1,9 1,9 3,4 1,7

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