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GIUGNO-LUGLIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 407 112 AO SENSORI Ákos Dömötör etichetta ‘fatto a mano’ spesso viene utilizzata per rendere più appetibili alcuni prodotti. Che si tratti di un vasetto di marmellata, di un capo d’abbiglia- mento o di una calzatura, l’espressione è sinonimo di marchio di qualità sui prodotti fabbricati manual- mente. Tuttavia, anche se i consumatori più esigenti sono disposti a pagare prezzi più alti per oggetti artigianali, nella produzione industriale i processi svolti a mano che rischiano di deviare dalla norma sono a malapena tollerati. Nel peggiore dei casi possono causare errori di fabbricazione, che rappresentano un costo a tutti i livelli, un grande spreco di materiali e una fonte di notevole frustrazione. In queste situazioni il danno economico immediato può essere espresso numerica- mente, ma i problemi a lungo termine rischiano di assumere rapi- damente proporzioni ancora peggiori, mettendo a repentaglio la fiducia dei clienti e la reputazione dell’azienda. Un metodo acces- sibile per ottenere processi affidabili a garanzia della qualità del prodotto è quello di unificare la produzione attraverso l’automa- zione. Per ottenere un miglioramento della qualità a 360° gradi, tuttavia, dev’essere possibile automatizzare anche le attività che richiedono sensibilità tattile. Che si tratti di confezionamento, lucidatura, installazione di pre- cisione o controlli di qualità, la maggior parte delle aziende con- tinua a fare affidamento sul senso del tatto dei dipendenti per alcune operazioni. Il buon vecchio lavoro manuale è ancora la re- gola in molti campi della produzione industriale. Anche se in pas- sato, in certi casi, l’automazione è stata presa in considerazione, le pinze montate su bracci robotici non si sono dimostrate in grado di svolgere compiti così complessi. I robot industriali erano troppo poco sensibili per lavorare mate- riali delicati, reagire all’irregolarità dei pezzi o agire in ambienti produttivi non perfettamente ordinati. In passato, le grandi aziende hanno risolto il problema spostando le fasi di produzione più semplici in paesi a basso costo del lavoro o in via di sviluppo, mentre le piccole imprese, con costi di manodopera più elevati e problemi di qualità derivanti dalla produzione manuale, non hanno avuto quasi nessuna possibilità di affermarsi sul mercato globale. Mantenere una qualità uniforme nella produzione senza alzare i costi era semplicemente impossibile. Con la concorrenza sempre più agguerrita sul mercato, la situa- zione era davvero difficile. Tuttavia, d’ora in poi, per risolvere questi problemi basta un solo concetto, tanto semplice quanto geniale: il senso del tatto. I nuovi sensori tattili di forza/coppia, sviluppati di recente e facili da installare, conferiscono ai bracci robotici industriali il senso di tatto di cui hanno bisogno per ma- neggiare con cura materiali delicati, o per lavorare pezzi irregolari. E non è solo l’hardware che rende possibile tutto ciò, ma anche i pacchetti software forniti con i sensori: i programmi si interfac- L’ Il senso del tatto L’automazione intelligente riduce gli errori di fabbricazione. Lavori di precisione che in precedenza solo gli operatori umani potevano offrire ora possono essere automatizzati, ottenendo una qualità costantemente elevata e a basso costo Foto tratta da www.pixabay.com il senso del tatto nei robot industriali può rappresentare un vantaggio strategico

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