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anche da dispositivi mobili, le licenze illimitate e la disponibilità dei protocolli Rest e Mqtt fanno poi di Ignition un prodotto dall’incredi- bile potenziale IIoT nativo. Rispetto ai sistemi di raccolta e analisi dati tradizionali, Ignition risulta molto più versatile e con un potenziale di sviluppo enorme. Ne coglie la natura dirompente anche Gianluca Bontalenti di Elettrica B&C, che ha conosciuto Ignition in occasione di uno dei convegni organizzati da EFA Automazione e ha avutomodo di testarne le potenzialità per la prima volta qui: “Venendo dall’espe- rienza e dall’utilizzo di Scada tradizionali e proprietari, risulta anche difficile comparare questa soluzione con le altre. È come fare un salto nel futuro, venendoda unmondo ancorato al passato, e aprepossibi- lità che fino ad oggi erano impensabili, mettendoci nella condizione di poter dire sempre ‘sì’ alle richieste dei nostri clienti”. L’ecosistema aperto offre innumerevoli possibilità di personalizzazione che risul- tano oltretutto facili da realizzare, grazie alla possibilità di scrivere codice in Python e a un’interfaccia assai intuitiva e moderna. Un’al- tra caratteristica apprezzata è la possibilità di avere client illimitati rispetto all’acquisto di un’unica licenza server. “Uno dei presupposti fondamentali richiesti da Sky Max era proprio quello di predisporre un sistema che fosse scalabile, in modo da poter aggiungere licenze senza problemi e senza veder esplodere i costi” prosegue Bontalenti. “Unodei vantaggi di Ignition è proprioquesto: cresce parallelamente alle esigenze del cliente, senza sovradimensionare la struttura già dalla fase iniziale del progetto, quando magari le funzioni utilizzate sono una piccola percentuale rispetto al totale”. È dello stesso avviso RobertoMalvestio di Sintex: “Ignition ha il vantaggio di essere molto leggero, quindi dal punto di vista dell’installazione non vengono im- piegate risorse inmodo superfluo con un ottimo rapporto tra qualità e prestazioni, apprezzabili su tutti i sistemi operativi. Inoltre, da non sottovalutare come i tempi di sviluppo e messa in servizio si accor- cino rispetto ad altre soluzioni di supervisione”. I moduli installati Oltre al core di Ignition, sono stati installati i moduli Vision per la generazione di pagine e report grafici personalizzati, Historian per il registro dati, SQL Bridge per l’integrazione dei dati in un unico data- base, Notifica Allarmi per la segnalazione degli allarmi e Mobile per l’accesso da remoto da tablet e da smartphone. E proprio la presenza dell’accesso da mobile è uno degli aspetti dell’architettura più utili a livello gestionale, perché consente anche a dirigenti e alla direzione di avere sempre sotto controllo l’effettivo andamento dello stabili- mento, in tempo reale, mentre in precedenza questo non era possi- bile e c’era sempre bisogno di chiedere a un supervisore un report su processi già conclusi. Ad oggi, il controllo viene effettuato su 8 linee produttive e riguarda tutte le fasi del processo per la realizzazione di granuli: macinazione, lavaggio ed estrusione. In una prima fase, le balle di plastica pressata provenienti dai consorzi adibiti al riciclo vengono messe in un macinatore che procede alla frantumazione, riduzione di pezzatura e alla deferrizzazione rimuovendo i residui di ferro dalla plastica prima di iniziare a macinarla. Successivamente la pla- stica viene sottoposta a lavaggio per rimuovere le impurità e i diversi tipi di plastica vengono separati in modo automatico secondo il peso specifico. A questo punto il macinato viene messo in silo che alimentano gli estrusori dove, secondo di- verse ricette, viene fuso, filtrato e infine tagliato nel prodotto finito, il compound (ossia il pellet che verrà poi utilizzato per realizzare nuovi componenti in plastica riciclata). Ignition acquisisce gli stati dell’im- pianto, andando a monitorare il processo in tutte le fasi per gestire l’efficienza degli impianti, la storicizzazione dei dati e attivare una diagnostica che prevede feedback sui malfunzionamenti per inter- venti mirati (con la possibilità in futuro di programmare interventi di manutenzione predittiva). “Il nostro modo di lavorare è totalmente cambiato” affermaMarco Ferronato di SkyMax. “Se prima dovevamo mandare una persona fisicamente a controllare le macchine, adesso possiamo accedere ai parametri in qualsiasi momento e da qualsiasi postazione o dispositivo abilitato, verificarli, modificarli, emonitorare l’andamento di tutto il processo di produzione”. I dati sono tutti storicizzati Propriogli estrusori rappresentano il passaggio cruciale della filiera: in precedenza, le ricette venivanomodificate dagli operatori di turno in turno e, soprattutto in occasione di turni di notte, non sempre questi si ricordava di annotare i parametri variati, con il risultato che non era possibile certificare il processo e individuare dove erano occorse variazioni e anomalie legate a determinati lotti di produzione. Oggi, invece, tutti i dati vengono storicizzati in un unico database ed è sempre possibile conoscere e tracciare l’intero percorso di un pezzo, oltre a poter sapere in qualsiasi momento se e come tutte le mac- chine stanno lavorando, o se per caso qualcuna è ferma e per quale motivo e quindi intervenire per ripristinarne la produttività. “Adesso possiamo finalmente fare delle analisi ponderate sullemacchine e ve- rificarne l’effettiva efficienza non solo in un determinato momento, ma nel corso del tempo e in relazione alle altre macchine installate nell’impianto” prosegue Ferronato di Sky Max. Con un evidente van- taggio per quanto riguarda lo storico dei dati e la notifica allarmi du- rante i turni di notte, quando la vigilanza degli operatori può essere meno tempestiva e l’intervento richiede la taratura dei parametri da parte di un supervisore esperto, che ora può farlo verificando lo stato dell’estrusore dal suo cellulare e guidando l’operatore nella ritaratura della macchina. E così Sky Max ha avuto modo di analizzare in ma- niera più approfondita l’efficienza dello stabilimento, notando per esempio che i cambi produzione dovuti allamodifica delle ricette ral- lentavano le prestazioni delle linee più di quanto era stato percepito in precedenza, e quindi intraprendere azioni correttive per utilizzare il parco installato al meglio delle potenzialità e senza stressare certe macchine a discapito di altre. Anche a livello grafico la reportistica è immediatamente chiara e sono state richieste delle personalizzazioni così da evidenziare l’andamento di parametri particolari legati al pro- cesso di estrusione. EFA Automazione - www.efa.it L’ecosistema aperto offre innumerevoli possibilità di personalizzazione che risultano oltretutto facili da realizzare, grazie alla possibilità di scrivere codice in Python e a un’interfaccia assai intuitiva e moderna MAGGIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 406 97

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