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La tecnologia a supporto del cambiamento Per un’azienda in continua crescita ed evoluzione, la tecnologia è certamente una delle chiavi di volta per restare ai vertici del mer- cato. “La tecnologia, intesa come applicazione di discipline tecni- che e scientifiche ai processi industriali di trasformazione, è vitale per Mandelli” conferma Marco Colombi, direttore commerciale. “Questo vale soprattutto in un tessuto industriale come quello italiano, fatto di aziende di dimensioni medio-piccole focalizzate su prodotti di elevata qualità e livello di personalizzazione, e in un contesto competitivo dove siamo chiamati a confrontarci con con- correnti a livello globale in grado di puntare sui grandi numeri”. La sfida per Mandelli è identificare i fattori che possono portare ai propri clienti un vero vantaggio competitivo in termini presta- zionali, perché il mercato è molto selettivo e attento ai prezzi, ma altrettanto ricettivo nel premiare la soluzione che offre il miglior rapporto costo-pezzo. “Quindi sì all’innovazione tecnologica che porta benefici effettivi” afferma Colombi. “In questo senso le tec- nologie di PTC svolgono un ruolo fondamentale sia nella fase di prevendita sia in quella realizzativa, per il rispetto delle tempisti- che di progetto e per la capacità di simulazione che ci permette di realizzare con successo impianti in cui la parte prototipale arriva spesso anche al 50% del valore del bene”. Il ruolo del CAD Il software CAD è presente in Mandelli da diversi decenni: prima la sostituzione del tecnigrafo con il CAD bidimensionale, poi la vera svolta con l’introduzione della modellazione 3D e l’implementa- zione delle soluzioni di PTC, in particolare Creo, la suite di applica- zioni che consente di creare, analizzare, visualizzare e condividere i progetti utilizzando funzionalità di disegno 2D, modellazione 3D, parametrica e diretta. Dopo una prima fase nella quale il CAD ha favorito la riduzione dei tempi di attraversamento dei progetti nell’ufficio tecnico, il software di PTC ha esteso il proprio raggio d’azione, diventando uno strumento importante anche per le at- tività gestionali e produttive. Come spiega Massimo Bertuzzi, pro- gettista meccanico dell’azienda piacentina, “con Creo di PTC oggi siamo in grado non solo di modellare in 3D parti omacchine intere, ma soprattutto di sfruttare il patrimonio informativo contenuto nei modelli per attività ad alto valore aggiunto, ad esempio verifiche strutturali statiche e dinamiche mediante analisi a elementi finiti, simulazioni del ciclo di montaggio per scoprire in anticipo interfe- renze o sequenze non realizzabili, analisi cinematiche per simulare i movimenti della macchina e valutare i carichi che si generano sui vari organi, simulazioni del processo di lavoro al quale è destinata la macchina, con possibilità di progettare e verificare anche il sof- tware che la comanderà”. Oggi i benefici del CAD di PTC non sono più confinati all’ufficio tecnico. Sfruttando i dati sempre più ricchi contenuti nei modelli 3D, gli operatori in officina possono effet- tuare la lavorazione meccanica di un pezzo inviando le informa- zioni del modello direttamente dal PC al centro di lavoro, mentre i commerciali possono ottenere velocemente immagini, rendering e documenti multimediali molto utili all’attività di vendita. “Ma, soprattutto, la tecnologia di PTC promuove la collaborazione e il lavoro di squadra” sottolinea Bertuzzi. “Diversi progettisti, cia- scuno con le proprie competenze, ubicati in posti anche molto lontani possono lavorare contemporaneamente su diverse parti di un progetto comune; inoltre, le funzionalità per la gestione dei dati di prodotto del software PLM Windchill di PTC consentono

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