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MAGGIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 406 76 AO S P E C I A L E sultatomigliore. In base a questo abbiamo progettato e simulato i robot esapodi per installare le centine nel cassone alare. Abbiamo testato vari scenari, individuando ogni possibile contatto e in- terferenza e correggendo di conseguenza il progetto dei robot prima di costruirli”. “Per il secondo pacchetto di lavoro, grazie alla simulazione con Delmia abbiamo definito il numero di operatori necessari per as- semblare il cassone alare, oltre a verificare i tempi di ciclo e pre- vedere possibili colli di bottiglia. Parlando di salute e sicurezza sul lavoro, abbiamo sfruttato le funzionalità di ergonomia del sof- tware per progettare piattaforme che consentano all’operatore di accedere all’area di lavoro in piena sicurezza”. Molti i vantaggi prodotti dall’utilizzo di Delmia in questi due pro- getti. “Con la simulazione virtuale abbiamo potuto verificare il concetto costruttivo e il percorso di assemblaggio delle parti in fabbrica” dice Helgosson. “Oltre all’accessibilità per operatori e attrezzature e alle migliorie ergonomiche, abbiamo migliorato il bilanciamento del carico di lavoro fra le varie postazioni e accor- ciato i tempi di attraversamento complessivi, riducendo il numero di errori da correggere. Delmia può generare inoltre istruzioni di lavoro virtuali più facili da capire rispetto ai documenti descrittivi, accelerando la formazione degli operatori e mettendo a dispo- sizione informazioni sempre aggiornate” conclude. Il progetto Locomachs è terminato nell’estate 2016, ma molte aziende par- tecipanti hanno continuato il lavoro di perfezionamento di alcune tecnologie in vista di nuovi programmi di aerei. “I costruttori guardano avanti e si preparano alle nuove generazioni di aerei” conferma Helgosson. “Forse un giorno, se sono fortunato, rice- verò la telefonata di un’azienda che chiede di utilizzare i nostri nuovi esapodi per la loro nuova linea di assemblaggio. Sarebbe una grande soddisfazione”. Collaborazione, la via all’efficienza Peter Helgosson è convinto che l’industria aerospaziale debba ancora fare progressi sul fronte della collaborazione. “La colla- borazione in tempo reale non è ancora una pratica consolidata” osserva. “Gli addetti coinvolti in un progetto lavorano in compar- timenti stagni invece di operare in parallelo, con inevitabili ritardi e rifacimenti. I tempi di lavoro degli ingegneri hanno ormai rag- giunto un limite fisico. Non possono lavorare più velocemente perché ciascuno svolge le proprie mansioni, poi passa la palla alla persona successiva che deve rivedere il lavoro, dare un riscontro e apportare modifiche. Tutto questo richiede tempo. Se invece tutti hanno accesso agli stessi dati affidabili su una stessa piattaforma e possono decidere insieme, i margini di risparmio sono enormi”. “Ad esempio, nel progetto Locomachs avevamo 70 pacchetti di lavoro, che corrispondevano a 70 diverse tecnologie testate da 31 aziende” spiega Helgosson. “Un progetto poteva coinvolgere due aziende, mentre un altro riguardava molte più aziende impegnate su una particolare tecnologia, ad esempio un nuovo processo di foratura o un nuovo sistema di misura. Se un’azienda progetta un’attrezzatura per fissare l’ala e un’altra sviluppa una nuova tecnologia di foratura, ovviamente a un certo punto dovranno collaborare, no? Oltre ad avere a disposizione una soluzione di si- mulazione avanzata come Delmia per testare velocemente nuovi progetti e vedere se funzionano prima di andare in produzione. L’industria aerospaziale ha molto da guadagnare adottando un ambiente integrato e collaborativo che agevola il processo com- plesso di costruzione di un aeroplano. Un ambiente come la piat- taforma 3DExperience può davvero facilitare questo processo” conclude Helgosson. Dassault Systèmes - www.3ds.com/it Simulazione virtuale dei processi di assemblaggio della struttura dell’ala e delle attrezzature produttive

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