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di stilare le norme di riferimento in tema, per poi riferirle ai propri clienti, ma anche di consulenza, per verificare che una linea sia conforme alle normative, e di engine- ering, affiancando il cliente nell’applica- zione concreta delle norme in azienda, senza rinunciare alla produttività” pro- segue Bogo. L’attività della business unit Service va dunque oltre il prodotto e al di là del supporto commerciale. Lo‘Spirito Pilz’: sempre uguale nel tempo Gli anni ’90 sono stati dedicati da Pilz all’or- ganizzazione del lavoro e alla diffusione dei concetti di sicurezza; la prima decade degli anni 2000 ha visto poi una diversifi- cazione delle linee di prodotto dedicate alla sicurezza, diventati standard di fatto nei rispettivi ambiti, come PnozMulti, i PLC serie DSS, sensori e I/O di sicurezza. “Dal 2000 a oggi ci siamo dedicati allo sviluppo della parte Service” illustra Bogo. “L’ultimo piano di sviluppo, declinato in cinque anni, dal 2015 al 2020, punta ora alla verticalizzazione e segmentazione del mercato. Significa che avremo prodotti orientati a mercati specifici, per esempio l’automotive, il packaging, la carta ecc., dove l’automazione sarà funzionale e spe- cifica per settore. Se guardiamo al mondo della plastica, per esempio, avremo pro- dotti provvisti di funzionalità automatiche specificatamente orientate a quel settore, per esempio per la gestione delle presse. La vendita sarà orientata per canale, ov- vero un canale dedicato ai costruttori di macchine, uno agli utenti finali e uno alle vendite indirette; infine, la parte Service punterà ad allargare i servizi offerti, con uno sguardo ai temi della security e dell’ef- ficienza energetica”. E per il futuro? Dato il ruolo affidato a Pilz fin dagli esordi del progetto tedesco, non può che chiamarsi Industrie 4.0! Con una visione a 360 gradi, però: “Il lavoro, la sua organizzazione, il modo di svolgerlo, la sua valenza sociale cambieranno radicalmente con l’innova- zione tecnologica e soprattutto culturale che Industrie 4.0 porta con sé, con impatti sulla realtà aziendale e sociale nel suo complesso. Non solo occorre, per esem- pio, formare rapidamente lavoratori con nuove competenzeefigure aziendali diffe- renti rispetto al passato, ma anchepermet- tere alla forza lavoro attuale di ampliare le proprie abilità e acquisirne di nuove, sotto la spinta dell’inarrestabile evoluzione MAGGIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 406 In Italia: risultati che si vedono A livello mondiale Gruppo Pilz ha chiuso il 2017 con un fatturato di 338 milioni di euro, +16% ri- spetto all’anno passato, di cui il 72% realizzato all’estero; la filiale italiana ha registrato un fatturato 2017 di 31,5 milioni di euro, +12%, contribuendo per circa il 10% al risultato globale del Gruppo. Entrando nel dettaglio, in Italia la parte dedicata al Service conta per il 15% circa delle attività, intesa come pura consulenza. I dipendenti sono in tutto 55, di cui dodici ingegneri lavorano a stretto contatto con clienti e costruttori. Oltre alla sede di Lentate sul Seveso, alle porte di Milano, l’azienda è presente a Parma e Padova con un organico di cinque/sei persone, Torino e Pescara come supporto commerciale. Al centro Susanne Kunschert, manager partner Pilz, a sinistra Christian Erles, sales international vice president di Pilz, a destra Luca Bogo, managing director di Pilz Italia

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