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MAGGIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 406 44 AO PANORAMA anche di buon senso: abbiamo sviluppato una specifica soluzione dedicata alle appli- cazioni dimovimentazione che impiegano rulli, nastri trasportatori e, in generale, organi di attuazione, che incorpora una specifica funzione. Quando il sensore non rileva alcun oggetto in transito il suo stato passa in modalità Eco, ovvero in stand by con consumi ridotti al minimo. Inpresenza di linee di trasporto particolarmente lun- ghe, frequenti in alcune specifiche appli- cazioni di packaging, così come in ambito di fine linea logistici, questo consente di gestire singole tratte in modalità intel- ligente, ovvero comprendendo se deb- bano rimanere accese oppure no. Misure alla mano, i nostri tecnici hanno rilevato che, in casi estremi, è possibile ottenere una riduzione complessiva della potenza assorbita fino al 75%. Repaci: Per quanto riguarda la parte elet- trica, la vera sfida è legata all’utilizzo di motori smart e alimentatori più efficienti: si può infatti raggiungere anche il 40-50% di risparmio energetico sui singoli compo- nenti anche se questi partecipano a volte in minima parte alla spesa energetica to- tale. Per affrontare il tema del risparmio energetico è necessario l’utilizzo dei mo- tori e degli alimentatori delle macchine. I motori, per esempio, possono essere sviluppati con caratteristiche ottimizzate e con la possibilità di monitorarli costan- temente. La soluzione che proponiamo di motori smart usati anche come sen- sori, che forniscono non solo potenza ma anche informazioni al sistema. Essi infatti sono in grado di rilevare problematiche di vario genere, come variazioni nella tem- peratura o vibrazioni su particolari mo- vimenti della macchina. Inoltre, questa nuova gamma di motori consente anche di registrare i trend della macchina per una successiva analisi dell’efficienza ener- getica. Gli alimentatori possono invece operare secondo due modalità: la smart energy mode, che minimizza i picchi di potenza richiesti dal sistema, e l’energy buffering, il cui funzionamento è similare a quello delle auto elettriche e prevede un accumulo di energia da immagazzi- nare e poter usare nei momenti di picco di richiesta. Beccalli: IoT rappresenta una risposta concreta anche alle esigenze concrete di riduzione dei TCO (costi totali di gestione). I dati di produzione diventano il vero mo- tore della fabbrica totalmente automa- tica in cui i processi produttivi risultano governati dai livelli superiori di elabora- zione, pianificazione e reportistica. Tutto ciò permette un monitoraggio costante e puntuale dei consumi, sulla cui base è poi possibile identificare le aree in cui il margine di efficientamento è più ampio e simulare gli effetti degli interventi, per ottimizzarli prima della loro reale messa in opera. La sfida principale per abilitare tutto ciò è rappresentata dall’integrazione completa delle linee di produzione all’in- terno delle fabbriche e la loro totale tra- sparenza con i livelli manageriali. Fontana: L’uso efficiente dell’energia è una delle più grandi sfide del set- tore industriale. In tal senso l’interconnessione e la raccolta dati dai diversi impianti in produzione presso i clienti offre l’oc- casione agli OEM di poter analizzare costantemente il consumo delle loro macchine e individuare eventuali sprechi e conse- guentemente ottimizzarli. Ad oggi per le aziende il fabbisogno di energia rappresenta un elevato fattore di costo e anche una sca- tola nera della quale sono noti soltanto il fabbisogno globale e i costi complessivi. In tempi di crescenti costi energetici, mi- sure legali e aumentata importanza di procedure produttive a basso impatto ambientale, la gestione dell’energia sta sempre più diventando il tema centrale della produzione. Per garantire una ge- stione efficiente dell’energia (a norma ISO 50001), è necessario creare sufficiente trasparenza nei consumi energetici della propria produzione. Soltanto chi è a cono- scenza della causa è in grado di introdurre contromisure e di conseguenza rispar- miare sui costi. Capotosti: Il risparmio energetico può essere perseguito in diversi modi. Oltre all’utilizzo delle tecnologie attuali di re- cupero energia, un’altra cosa che può aiutare molto a rendere le macchine più efficienti è l’abbattimento dei tempi im- produttivi, laddove c’è un consumo di energia non collegato ad alcun ritorno produttivo. Inoltre, in campo robotico, un grande ruolo può essere giocato anche dal dimensionamento dei dispositivi e dal loro equipaggiamento. La tendenza è dunque quella di sviluppare soluzioni che combinino velocità, fondamentale per accrescere la capacità produttiva, alla leg- gerezza. In questo modo i bracci possono essere mossi da motori più piccoli e più efficienti, contribuendo inmodo sensibile alla riduzione dei consumi totali. Consoli: Questo argomento è un classico per Schneider Electric, da sempre con un DNA votato alla gestione dell’energia. La domanda di energia è in forte crescita e segue l’incremento demografico e la richiesta tecnologica delle aree in via di sviluppo. È chiaro quindi che, nonostante il settore non sia il più energivoro, il risparmio energetico diventa impor- tante sia per ottimizzarne il consumo in aree dove esi- stono limiti di fornitura, sia per aumentare l’efficien- tamento delle macchine e quindi ridurre i costi. Il monitoraggio dell’energia inserito in un processo di logica di macchina può, non solo operare mes- saggi di allerta e dati per analisi, ma al tempo stesso comandare alla linea di lavorare in modo energy saving, un po’ come le nostre au- tomobili per intenderci. A.O.: Lamanutenzione in tutti i suoi aspetti è importante: opportunità per migliora- menti operativi? Petruzzelli: La manutenzione è strategia vincente per ottenere la massima effi- cienza della produzione, al punto che è in sensibile aumento quella predittiva. Predittiva perché permette la sensibile diminuzione di fermi macchina, agendo sulla tracciabilità delle funzioni e delle ore di funzionamento delle macchine, si può premeditare l’intervento manutentivo senza che si verifichi la rottura. Ossola: La manutenzione regolare è un elemento cruciale nel controllo dei costi, in quanto i lavori di manutenzione non programmata possono compromettere l’intero ciclo produttivo. A questa si ag- giunge la manutenzione preventiva che garantisce a sua volta una riduzione degli interventi non programmati. A queste necessità di base si aggiungono ulteriori opportunità che racchiudono migliora- menti operative, come i sensori montati su cobot che, a tutti gli effetti, sono at- Michele Consoli, Schneider Electric

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