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sensori Industry 4.0 ready, ovvero dotati di tutte le necessarie ca- ratteristiche di intelligenza e comunicazione per essere inseriti in un contesto di fabbrica connessa. Gli incentivi legati al Piano Calenda hanno senz’altro agevolato la transi- zione verso un’automazione sempre più innovativa e, soprattutto, con- nessa, spostando il concetto di mac- china automatica da semplice bene strumentale ad asset strategico per la competitività aziendale. In termini di sviluppo ciò ha accentuato la ten- denza degli end user di richiedere ai costruttori di macchine sempre più capaci di integrarsi nel contesto gestionale di fabbrica e non solo in grado di rispondere a una singola e precisa parte del loro processo produttivo. Michele Repaci: Le esigenze del mercato Food & Beverage sono in costante crescita e lamass customization, ossia la realizzazionedi pro- dotti pensati per il singoloma realizzati su larga scala, è uno dei trend che abbiamo deciso di affrontare sfruttando le opportunità offerte dall’Industria 4.0. Il trend della mass customization è chiaramente visibile sugli scaffali dei supermercati e porta le aziende a volere re- alizzare formati di prodotti diversificati e personalizzati in lotti ridotti: l’etichetta, il colore e il design della confezione hanno oggi più che mai un ruolodeterminantenella sceltadel consumatore. Il packaging assume oggi un’importanza equiparabile se non superiore a quella del contenuto nel processo decisionale dell’utente, aumentando la necessità da parte dei produttori di effettuare continue variazioni. Le soluzioni proposte permettono di investire sulla modularità delle macchine, ponendola al servizio della flessibilità e della riconfigura- bilità: questa permette di ottenere diverse configurazioni a partire da moduli base, garantendo la pos- sibilità di essere riconfigurate veloce- mente in base alle diverse esigenze. Parlando di Industria 4.0, fondamen- tale è anche il concetto di diagno- stica, mediante macchine connesse in grado di rilevare anomalie e pro- blematiche on the fly, cioè durante il funzionamento. Abbiamo investito moltissimonello sviluppodi soluzioni di manutenzione predittiva, per otte- nere unamacchina che sappia indivi- duare in anticipo le problematiche. In questo modo, la diagnostica non si ferma solo all’unità centrale ma ar- riva anche alla periferia della macchina: anche i singoli componenti, infatti, possono essere intelligenti e dialogare con il sistema centrale, che può evidenziare al responsabile di fabbrica un’eventuale anoma- lia di un dispositivo evitando preventivamente stop alla produzione o prodotti potenzialmente difettosi. Roberto Beccalli: Al giorno d’oggi le aziende che intendono au- mentare la propria competitività globale devono adeguarsi alle ri- chieste di personalizzazione, flessibilità e time to market, riducendo allo stesso tempo il consumo energetico e i costi di produzione. Le aziende quindi puntano sempre più al concetto di fabbrica di- Elio Bolsi, Wenglor Michele Repaci, Bosch Rexroth

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