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AO PANORAMA filiera che daranno vita a ‘The Innovation Alliance’. Ipack-Ima, Meat-Tech, Plast, Print4All e Intralogistica Italia, offriranno un panorama completa anche di settori affini a packaging e processing. Un pro- getto che riunirà ‘sotto lo stesso tetto’ più di 3.600 espositori e 150.000 visitatori su un’area espositiva di 140.000 m 2 . In fiera organizzeremo inoltre eventi, mostre e convegni sulle tematiche di maggior at- tualità per il nostro settore quali l’anticon- traffazione e la tracciabilità, l’e-commerce, il packaging design, lo spreco alimentare. Come ha giustamente sottolineato, poi, Ucima offre supporto organizzativo, logi- stico e informativo per le aziende che de- cidano di partecipare alle fiere in giro per il mondo, organizzando collettive apprez- zatissime nei maggiori mercati di sbocco delle nostre tecnologie. Anche in questo campo la nostra Associazione è diven- tata un punto di riferimento, ed è ormai il principale interlocutore e organizzatore di fiere internazionali. AO: Come vede gli investimenti in R&D nel prossimo futuro per le macchine automa- tiche di imballaggio? Ci saranno positivi incrementi? In quale settori? Aureli: Gli investimenti in R&D nel nostro settore sono pane quotidiano. È sempre più necessario, nell’ottica di mantenere una competitività globale, che le nostre aziende capiscano l’importanza di desti- nare risorse all’innovazione. Crediamo pertanto importante in questo ambito l’intervento pubblico attraverso canali di finanziamento e incentivo alle aziende che investono costantemente in R&D. Il mercato internazionale chiede tecnolo- gie sempre più interconnesse, che ab- brevino i tempi di lavorazione, riducano gli ingombri fisici dei macchinari e forni- scano informazioni sempre più accurate sulle capacità produttive e su eventuali malfunzionamenti. Per far questo è ne- cessario formare i nostri progettisti, met- terli nelle condizioni di lavorare al meglio, fornire gli strumenti più idonei per per- mettere loro di perseguire queste finalità. Naturalmente se proseguirà questo trend positivo per tutto il settore facilmente assisteremo a un incremento di investi- menti in R&D, soprattutto per le aziende di dimensioni medio grandi. AO: Prossime espansioni dei mercati inter- nazionali. Inquali aree geografiche saràop- portuno investire con presenza operativa? Aureli: Il Centro Studi Ucima offre oltre a una precisa fotografia dello stato attuale delle cose anche un interessante sguardo di prospettiva, attraverso stime piuttosto precise di quanto potranno essere recet- tivi i mercati internazionali per le nostre macchine. Dall’analisi di questi numeri, che anticipano l’indagine statistica na- zionale che sarà presentata come ogni anno nel corso dell’assemblea annuale di Ucima, abbiamo appreso che nella cre- scita media del settore, un +6,7% rispetto al 2016, un ruolo di primo piano è quello giocato dall’Europa extra UE (+14,6%) e dal Centro e Sud America (+17,7%). Posi- tivi anche i riscontri che arrivano dall’UE e, come detto, dall’Italia. Per quanto riguarda le pro- spettive, il nostro Centro Studi prevede che conti- nueranno le buone perfor- mance in Italia e in Europa e migliorare quelle di Asia e Africa, con incrementi compresi tra il 6 e il 6,5%. Automazione industriale: ascoltiamo i protagonisti Nel settore industriale dellameccanica italiana per il confeziona- mento e dell’imballaggio, l’automazione è un riferimento importante con una posizione tecnologicamente strategica. Abbiamo incontrato alcune aziende per rispondere alle nostre domande. Ecco i personaggi dell’automazione intervi- stati: Riccardo Petruzzelli, sales mana- ger per Contrinex Italia, Gianni Ossola, responsabile vendite Universal Robots ( www.universal-robots.com ) presso Homberger ( www.homberger.com ), Elio Bolsi, managing director Wenglor ( www.wenglor.com ) , Michele Repaci, bu- siness development manager di Bosch Rexroth ( www.boschrexroth.it ) , Roberto Beccalli, product manager Servo & Mo- tion di Mitsubishi Electric Europe B.V. ( it3a.mitsubishielectric.com ) , Enrico Fon- tana, system manager Packaging di Sie- mens Italia ( www.siemens.it ), Riccardo Capotosti, field application Enginee- ring-Robot & PLC Programmer, Robotic Division di Yaskawa ( www.yaskawa.it ), Michele Consoli, Packaging sales solution manager, Schneider Electric ( www.schnei- der-electric.com ) . Automazione Oggi: Quali sono gli svi- luppi attuali e futuri nelle macchine auto- matiche di packaging legati a Industria 4.0? Riccardo Petruzzelli: La rivoluzione in- dustriale che oggi si attesta sul 4.0, verrà sempre più impiegata nel settore delle macchine automatiche in genere. Questa tecnologia permette di poter creare un collegamento diretto e un monitorag- gio continuo del buon funzionamento di tutta la filiera produttiva, con l’inte- grazione completa uomo-macchina. Un elemento fondamentale per gestire tutta la parte ‘bassa’, intesa come bordo mac- china, del corretto funzionamento della macchina verrà supportato anche dal si- stema IO-Link. Gianni Ossola: Lo svi- luppo di nuovi sistemi di produzione intercon- nessi è un punto cruciale per rendere le macchine automatiche pronte per il nuovo tipo di indu- stria. L’interconnessione con il sistema logistico di fabbrica, dove spesso operano dei robot, in par- ticolare quelli collaborativi, il controllo dell’efficienza della produzione e l’otti- mizzazione della manutenzione saranno alla base della produzione. Inoltre tele manutenzione e telecontrollo evoluti, disponibili sui nuovi sistemi per produrre, saranno il traino per la nascita di nuove figure professionali e, quindi, di opportu- nità di impiego. Elio Bolsi: È forse inutile ribadirlo, ma flessibilità, modularità e velocità sono il mantra che da sempre contraddistingue il mondo del packaging. L’avvento di Industria 4.0 non ha fatto altro che por- tare ancora più al limite questi concetti. Il time-to-market sempre più ridotto, la personalizzazione sempre più spinta, alle volte al limite al lotto unitario, nonché le frequenti esigenze di re-pack che il mer- cato richiede sono sfide non banali che le aziende possono affrontare con successo solo se riescono a gestire efficacemente i cambi di produzione riducendone al minimo la complessità e mantenendo le cadenze sempre elevate. Le proble- matiche appena illustrate sono quelle che in generale guidano lo sviluppo del settore, intendendo con questo termine MAGGIO 2018 AUTOMAZIONE OGGI 406 38 Riccardo Petruzzelli, Contrinex Italia
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