Nel 2013 Bosch Rexroth non ha mantenuto il fatturato record del 2012. Secondo i dati provvisori, nello scorso anno lo specialista in azionamenti e comandi ha realizzato un fatturato pari a 5,7 miliardi di euro, dopo i 6,5 miliardi di euro dell’anno precedente. Il maggior calo del fatturato è stato registrato in Europa.
Il 2013 è stato caratterizzato da un calo degli investimenti a livello mondiale. Contrariamente alle prime stime, la propensione all’investimento è stata piuttosto ridotta anche nel secondo semestre. L’andamento di Bosch Rexroth rispecchia questa difficile situazione. Il rallentamento congiunturale in Asia, in particolare in Cina, ha significativamente danneggiato, ad esempio, il settore delle macchine da costruzione, nel quale Bosch Rexroth è tradizionalmente molto forte. Anche l’industria mineraria in America del Sud ha risentito del calo della domanda di materie prime proveniente dalla Cina, presentando di conseguenza un’evidente contrazione. Gli USA, al contrario, hanno mostrato uno sviluppo positivo che però non è stato sufficiente per ottenere lo stesso fatturato mondiale da record del 2012.
Nonostante la debole congiuntura del 2013, l’impresa ha mantenuto i suoi investimenti in ricerca e sviluppo sugli stessi alti livelli dell’anno precedente. Investimenti pari al 6,5% del fatturato, una percentuale decisamente al di sopra della media del settore. Intanto, Bosch Rexroth guarda al futuro; sono tre i grandi temi in primo piano: più efficienza energetica, maggior sicurezza dei macchinari e industria 4.0.