Minsait, società del gruppo Indra, è stata scelta da Acea come partner tecnologico per la gestione digitale dei dati e per l’automazione dei processi. La multi-utility romana ha affidato a Minsait due nuovi contratti relativi alla fornitura di soluzioni tecnologiche in ambito Big Data e all’automazione dei processi attraverso tecnologie di Robotic Process Automation (RPA).
All’interno del progetto Big Data, Minsait si occuperà – insieme ad altri partner – dei servizi specializzati di manutenzione applicativa ed evolutiva della piattaforma Enterprise Data Lake di Acea, al fine di garantire una gestione strutturata e ordinata del patrimonio informativo del Gruppo, offrendo un potente strumento di analisi alle direzioni di Business per orientare in modo efficace le strategie operative.
Inoltre, sempre sul fronte Big Data, Minsait è al lavoro per l’implementazione di cruscotti intelligenti grazie ai quali gli utenti del sistema potranno scaricare in autonomia il proprio report relativo all’utilizzo di energia.
Questa gestione intelligente del Data Lake consentirà ad Acea di ottimizzare il processo di organizzazione e recupero dei Big Data, al fine di poter attingere al pieno potenziale delle informazioni conservate e per estrarre da questi dati elementi di valore che porteranno vantaggi differenzianti al business e alla relazione della società con i clienti.
Inoltre, Minsait è stata scelta – all’interno di un raggruppamento temporaneo di imprese – per il progetto di automazione dei processi della multi-utility attraverso tecnologie di Robotic Process Automation (RPA) basate sulla piattaforma Nice.
Attraverso l’automazione dei processi, il progetto mira ad aumentare l’efficienza operativa di Acea, riducendo il margine di errore e fornendo informazioni più accurate. Grazie all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, la multi-utility potrà eseguire processi operativi di maggiore complessità valorizzando al massimo il talento umano, liberandolo dai task ripetitivi e di routine per focalizzarsi di più sugli aspetti strategici di business.
Ad esempio, grazie alle tecnologie RPA, un web robot sarà in grado di riconoscere l’oggetto di una mail, estrarre il pdf allegato, riconoscere i campi e inserirli in autonomia nel sistema di gestione dei clienti (CRM) della società, archiviando il pdf estratto dalla mail, modificando lo stato di lavorazione sul CRM e notificando il corretto completamento del processo.
“Con questi progetti in ambito Big Data e RPA, Acea conferma il proprio impegno per essere all’avanguardia della trasformazione digitale del settore utilities italiano, garantendo una gestione intelligente dei dati e una maggiore efficienza operativa grazie all’automazione dei propri processi e task. In Minsait siamo orgogliosi di affiancare Acea in questo percorso di evoluzione in chiave digitale”, ha affermato Erminio Polito, responsabile Energy&Utilities di Minsait in Italia.
Minsait vanta un’ampia esperienza in ambito Intelligent Process Automation. La società ha automatizzato, per un importante gruppo assicurativo, le attività di back-office che riguardano il mondo claims con un risparmio del 50% dalla ricezione della documentazione fino alla liquidazione del sinistro. Inoltre, nel settore dell’energia l’azienda ha ottenuto risparmi significativi per una società leader del settore dell’acqua in America Latina attraverso l’automazione di suoi processi chiave, come la gestione dei reclami, il factoring e la fatturazione.
Ai progetti di Big Data e RPA va ad aggiungersi il contratto firmato da Minsait con la multi-utility romana, per la realizzazione, insieme ad altri partner, di servizi professionali di sviluppo in modalità Agile.
I team di esperti Agile di Minsait affiancano quelli di Acea nella realizzazione di servizi di manutenzione ordinaria ed evolutiva di progetti e applicazioni basate sulle piattaforme in Cloud di Google, SAP, Genesys e Salesforce
Minsait vanta numerosi anni di esperienza nella conduzione e realizzazione di progetti attraverso la metodologia Agile, la quale ha il principale punto di forza nella condivisione del potere decisionale tra il team di sviluppo e il “product owner”.