fleXfeed è il nome con cui la tecodrive GmbH di Garbsen (Germania) ha ribattezzato la propria invenzione nel campo dell’alimentazione di materiale per la lavorazione dei metalli. Grazie a un sofisticato campo magnetico, fleXfeed funziona completamente in assenza di contatto.
tecodrive sfrutta per questa soluzione il principio su cui si basa la tecnica ad azionamento diretto lineare. Kollmorgen ha collaborato da vicino con l’azienda nella fase di sviluppo per realizzare la regolazione dell’azionamento. I servoconvertitori S700 hanno un ruolo chiave nell’alimentazione senza contatto.
Nessun serraggio, nessuna rilaminazione, massima velocità e bassi costi di esercizio: si possono sintetizzare così i vantaggi del sistema di alimentazione di tecodrive. Con la tecnica senza contatto il materiale viene trasportato con delicatezza, senza forze trasversali e senza ondulazioni sul nastro. La Volkswagen di Hannover utilizza con soddisfazione questa nuova tecnica che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di allestimento, manutenzione e inattività nella produzione di lamelle filigranate per radiatori.
Come anche per la tecnica ad azionamento diretto lineare, l’alimentazione senza contatto sfrutta il principio dell’attrazione e repulsione magnetica. A questo scopo due statori sono collocati in posizioni opposte nel dispositivo lungo un metro scarso. Questi statori generano nel nastro di metallo interposto un’onda magnetica progressiva che viene utilizzata per l’avanzamento grazie alla forza di Lorentz che si sviluppa.
Il principio di funzionamento del fleXfeed può essere paragonato a un azionamento lineare asincrono, in cui la lamiera metallica assume il ruolo del rotore a gabbia di scoiattolo. Questo dettaglio comporta tuttavia per la tecnica di regolazione alcune sfide che rappresentano in definitiva anche il cuore della procedura brevettata. Proprio per questo tecodrive sfrutta la potenza dei servoregolatori S700 di Kollmorgen, soprattutto per quanto riguarda la rapidità e la programmabilità.
tecodrive e Kollmorgen sono riuscite a concepire un sistema di alimentazione che raggiunge numeri prima impensabili con i normali rulli, già solo perché regolare e controllare le masse non è affatto un’operazione così rapida. L’alimentatore non ha invece massa propria poiché è costituito solo da un campo magnetico. Il processo si riduce quindi, all’accensione e allo spegnimento della corrente in assenza di massa. Questo principio ha inoltre molti altri vantaggi a livello pratico. La commutazione è silenziosa e priva di sollecitazioni meccaniche. Questo aspetto aumenta di molto, proprio in caso di esercizio ad alte prestazioni, la durata dei mezzi di produzione: l’usura meccanica è infatti del tutto assente dall’unità di alimentazione. Infine, il nuovo sistema richiede solo una parte dell’energia utilizzata da un alimentatore a rulli: è necessario, infatti, utilizzare un servoregolare da 35 kW per ottenere la corrente di magnetizzazione necessaria, ma la potenza attiva è solo di 700 Watt.