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Avviato il progetto di Rfid Lab nel fashionERT

Il laboratorio Rfid Lab dell’Università degli Studi di Parma sta avviando il progetto “Rfid Device tested & certified for fashion use cases” finalizzato a valutare quantitativamente le prestazioni ottenibili da device Rfid per utilizzo in ambito fashion, e a certificarne le prestazioni come appropriate per l’utilizzo nello stesso contesto.

L’avvio del progetto è stato voluto dal Board of Advisors Fashion di Rfid Lab, un gruppo di 13 primarie aziende del settore fashion ed apparel in generale, tra cui Aeffe, Branded Apparel Italia, Benetton, Diffusione Tessile, Dolce & Gabbana Industria S.P.A., Imax, Luisa Spagnoli, Miroglio Fashion, Zucchi.

Il Board of Advisors Fashion collabora dal 2008 alle attività di ricerca di Rfid Lab, e da allora ha supportato numerosi progetti di ricerca volti a quantificare i benefici della tecnologia nei diversi contesti. “La sperimentazione ha coperto a 360° i diversi ambiti del tessile e abbigliamento, dalla logistica al retail, dall’antitaccheggio alla contraffazione” spiega Antonio Rizzi, responsabile del laboratorio Rfid Lab. “Nell’ultimo anno in particolare ci siamo focalizzati sul campo, attraverso il progetto Rfid Fashion Pilot”.

A conclusione di queste attività di trasferimento tecnologico, avvenuta a fine 2010, le aziende del Board of Advisors Fashion hanno manifestato l’esigenza di avviare un’attività di aggiornamento tecnologico circa le prestazioni ottenibili dai device Rfid, quali tag reader fissi e mobili, stampanti ecc.

Da questa esigenza è nato il progetto con il quale il laboratorio Rfid Lab si propone di effettuare specifici test tecnologici, per valutare quantitativamente le prestazioni ottenibili da device Rfid progettati per utilizzo in ambito fashion. Spiega Eleonora Bottani, ricercatrice presso Rfid lab e responsabile del progetto: “Abbiamo elaborato di concerto con il Board of Advisors Fashion un dettagliato protocollo di prova e relativi benchmark di prestazione, comprendente test relativi sia a processi logistici, sia a processi di punto vendita dell’ambito fashion”.

Aziende come ADT Tyco o Motorola hanno già sottoscritto il programma e forniranno presto tag, lettori fissi e mobili per i test sperimentali. “Motorola Solutions è orgogliosa di partecipare al programma di certificazione avviato presso l’Università di Parma e ha lavorato a stretto contatto con il team di progetto sin dall’inizio delle attività” ha dichiarato Pankaj Shukla, Direttore Sviluppo Mercato Rfid per l’Europa e il Medio Oriente di Motorola Solutions. “Man mano che la tecnologia Rfid matura e il relativo mercato cresce, è fondamentale che i fornitori di soluzioni lavorino in collaborazione con l’industria fashion per assicurare che i prodotti Rfid soddisfino le esigenze del mercato. I ricercatori dell’Università di Parma, assieme a rivenditori e fornitori di tecnologie per il settore fashion, continuano a fare grandi passi avanti nell’estendere il valore della tecnologia Rfid a tutto il settore retail”.

I device Rfid che forniranno prestazioni superiori al benchmark condiviso dalle aziende, riceveranno un attestato di Rfid Lab, certificante il superamento dei test, con cui i partner tecnologici potranno qualificare i propri prodotti.
I risultati dei test condotti saranno inoltre presentati alle aziende del Board of Advisors Fashion di Rfid Lab nel corso di un workshop previsto per la primavera 2012.

RFID Lab: www.rfidlab.unipr.it
RFID Logistics Pilot: www.rfp.unipr.it