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Automazione e compliance alla normativa UE sugli imballaggi con OmronERT

L’Europa si sta preparando per apportare cambiamenti radicali alla legislazione sugli imballaggi. Patricia Torres, esperta di sostenibilità di Omron Industrial Automation Europe, spiega in che modo l’automazione della tracciabilità digitalizzata può aiutare i produttori di beni di consumo e, in particolare, i produttori Food & Beverage a lavorare in ottica compliant e contribuire alla creazione di un’economia circolare.

Torres riporta come secondo i dati Eurostat, nel 2021 ogni individuo residente nell’Unione Europea ha prodotto 188,7 kg di imballaggi, quasi 32 kg in più rispetto al 2011, provocando un aumento del 27% degli scarti di imballaggi in plastica mentre solo una manciata di paesi europei è prossima a raggiungere un tasso di riciclaggio della plastica del 50%.

Dal momento che il quadro giuridico esistente non è stato quindi in grado di promuovere una riduzione degli scarti di imballaggio, nel 2022 la Commissione ha proposto una revisione della direttiva del 2018 del Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWR). Il PPWR rivisto dovrebbe entrare in vigore entro la fine di quest’anno e cambierà radicalmente il modo in cui l’imballaggio viene progettato, consumato e smaltito. Il regolamento aggiornato presenta un vasto ambito di applicazione, ma gli obiettivi fondamentali prevedono la riduzione della quantità di rifiuti di imballaggio generati e l’aumento della riciclabilità degli imballaggi.

Il regolamento introduce nuovi requisiti sia per i governi che per il settore industriale. Oltre a raggiungere obiettivi rigorosi in materia di riduzione degli imballaggi, gli stati membri dovranno stabilire sistemi di deposito cauzionale (DRS) per bottiglie e lattine di bevande in plastica e istituire sistemi e infrastrutture per la restituzione e la raccolta differenziata di tutti i rifiuti di imballaggio dagli utenti finali per favorire un riciclaggio di alta qualità. I produttori sono tenuti a rendere tutti gli imballaggi riciclabili entro il 2030 e a documentare e comunicare la quantità di imballaggi che utilizzano. Il regolamento introduce inoltre la responsabilità estesa del produttore (EPR) per i produttori di imballaggi sotto forma di partecipazione finanziaria ai costi di raccolta, smistamento e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio.

Ripartizione delle responsabilità
Il regolamento punta a sensibilizzare sulla responsabilità dei rifiuti di imballaggio, spingendo i produttori a gestire gli imballaggi durante l’intero ciclo di vita. Sebbene molti di questi obblighi siano per lo più stabiliti nero su bianco, nel testo approvato dai legislatori europei è presente una dimensione ‘non scritta’ relativamente a tale regolamento. Ciò di cui gli stakeholder della value chain devono prendere atto è che non saranno in grado di rispettare i loro obblighi lavorando in silos, bensì sarà necessario un livello senza precedenti di collaborazione tra catene. Per poter progettare imballaggi riciclabili su larga scala, i produttori dovranno conoscere le infrastrutture di raccolta e smistamento dei rifiuti e le tecnologie di smistamento e riciclaggio utilizzate, oltre ad avere una conoscenza olistica del loro imballaggio.

Fondamentalmente, questo regolamento sta gettando le basi di un’economia circolare degli imballaggi che, a livello pratico, richiede la tracciabilità nell’intera catena del valore.

Automazione della tracciabilità per supportare la circolarità
La chiave per ottenere la tracciabilità degli imballaggi durante il loro intero ciclo di vita sono i dati, che richiedono supporti leggibili per tutta la durata dell’imballaggio, anche se sporco o danneggiato. Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che i tradizionali supporti di dati, che assolvono il loro compito da quando vengono applicati all’imballaggio in fase di produzione fino al momento in cui questo raggiunge il consumatore, non sono altrettanto efficienti dopo che il prodotto è stato consumato e l’imballaggio è stato smaltito. Questa è una delle questioni principali che devono essere affrontate per conseguire efficacemente la tanto attesa circolarità.

In tal senso, le filigrane digitali offrono diversi vantaggi rispetto ai tradizionali supporti di dati: mantengono le prestazioni quando sono esposti a condizioni difficili, come velocità del nastro superiori, sporcizia e schiacciamento. Grazie a queste qualità, le filigrane digitali costituiscono uno strumento promettente per incrementare il riciclaggio automatizzando l’identificazione degli imballaggi presso gli impianti di riciclaggio dei materiali. In base ai dati integrati nella filigrana, l’imballaggio può essere automaticamente indirizzato al flusso di smistamento corretto, con conseguenti flussi più puliti e materiali riciclati di qualità superiore.

Riconoscendo questo potenziale, Omron ha collaborato con Digimarc, azienda specializzata nelle tecnologie di digital watermarking, per sviluppare una soluzione innovativa di automazione industriale per il monitoraggio degli imballaggi durante il loro intero ciclo di vita. Una delle sfide nell’implementazione delle filigrane digitali in ambienti industriali è la necessità di identificazione, lettura e ispezione ad alta velocità per garantirne la praticabilità commerciale. Questo diventa complicato quando le confezioni sono fatte di materiali difficili da ispezionare o hanno orientamenti variabili.

I sistemi di visione avanzati di Omron, che sfruttano algoritmi AI e deep learning, hanno dato il via a nuove possibilità per identificare, ispezionare e avviare le funzioni track-and-trace in modo rapido e preciso a velocità notevolmente elevate, anche quando si eseguono scansioni di formati di imballaggio più difficili come bottiglie cilindriche con etichette e film trasparente.

L’adozione di questa tecnologia per l’identificazione e lo smistamento dei materiali di imballaggio è importante nel contesto del PPWR, ma i suoi vantaggi vanno oltre la conformità normativa. Infatti, tale tecnologia può aggiungere valore tramite l’automazione dei controlli per evitare abbinamenti di etichette errati o errori di etichettatura dei componenti del prodotto finito, nonché grazie all’aumento della velocità e dell’accuratezza di produzione, evasione e distribuzione dei prodotti confezionati.

Con una sempre più diffusa responsabilità nei confronti dei rifiuti di imballaggio e con l’obiettivo di chiudere il cerchio degli imballaggi, la tracciabilità sta rapidamente diventando una pietra miliare delle catene di approvvigionamento. Grazie ai progressi nell’automazione in ambito di identificazione, l’imballaggio intelligente con filigrane digitali è destinato a diventare uno strumento potente nella missione orientata al recupero delle risorse.