Dalla control room alla board room, gli utenti di sistemi di processo devono affrontare continuamente nuove sfide. I sistemi DCS tradizionali e proprietari hanno una ridotta capacità di modernizzarsi, il che introduce rischi e costi. Tenere la strumentazione online può rappresentare un problema quando si usano sistemi dalle capacità limitate. Portare dei miglioramenti al business può diventare complesso e costoso senza accesso alle informazioni chiave.
L’ultima release del sistema di controllo distribuito (DCS) PlantPAx è stata lanciata in occasione dell’evento Process Solutions User Group (PSUG) enfatizzando ogni fase del ciclo di vita dell’impianto. La nuova versione sarà disponibile a partire dall’estate del 2020. Essa introduce controllori di processo allo stato dell’arte che migliorano la scalabilità e l’integrazione, inoltre forniscono un’architettura semplificata e low-cost grazie a prestazioni di controllo più elevate. Grazie a degli oggetti di processo nativi, embedded, è possibile ridurre i costi di ingegnerizzazione e dare maggiore consistenza ai progetti. Nuove capacità di cyber-security e certificazioni di sistema garantiscono un’operatività più sicura dal punto di vista sia funzionale che informatico.
“Abbiamo ascoltato un ampio range di clienti, inclusi membri del nostro customer advisory board, che hanno identificato alcuni aspetti chiavi che determinano il ciclo di vita dei loro costi” ha spiegatoJim Winter, director, Global Process Business, Rockwell Automation. “Con PlantPAx 5.0 abbiamo ampliato le capacità del nostro moderno approccio al DCS e aggiunto funzionalità innovative per offrire prestazioni più intelligenti ed elevate, efficienza nei costi, sistemi a prova di futuro”.