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Automac: 30 anni di innovazioneERT

Anniversario importante per Automac, fondata il 19 aprile 1993 da Franco Perico, attuale presidente della società, insieme ai soci Claudio Previtali e Luca Opreni. Oggi l’azienda si trova a uno snodo centrale del suo percorso: forte di trent’anni di attività, opera per tracciare un futuro all’insegna della sostenibilità e della competitività, portando innovazione progettuale e operativa nello sviluppo di soluzioni per l’automazione.

Nata con pochi mezzi e tanto entusiasmo, in uno scantinato come nelle migliori tradizioni delle PMI italiane, Automac ha saputo crescere non solo nei numeri – oggi conta 15 dipendenti e un fatturato che, dai 2 milioni di euro del 2020, ha raggiunto quota 3.350.000 nell’ultimo esercizio – ma anche e soprattutto nella qualità. Nell’anno del suo trentennale, dei primi passi dell’attività restano immutati solo la passione, la spinta all’eccellenza e l’etica nelle relazioni: tutto il resto è ricerca e sviluppo costante.

“L’innovazione è una componente intrinseca del nostro settore, da cui non possiamo prescindere” afferma Franco Perico. “Le aziende innovano continuamente, e questo significa che gli impianti che ci vengono commissionati devono soddisfare esigenze che prima non esistevano. La chiave sta nella capacità di liberare il potenziale creativo delle nostre risorse, governandolo all’interno di una solida struttura di competenze tecniche”. Per raggiungere l’obiettivo, Automac adotta un approccio che incentiva la circolazione di know-how, una pianificazione flessibile delle commesse e la condivisione del sistema di valori dell’azienda.

Franco Perico, attuale presidente della società, e Claudio Previtali

Rivede l’organizzazione interna per favorire il passaggio delle conoscenze e rinforzare il ponte che unisce le nuove generazioni con chi ha più esperienza. Risorse junior e senior lavorano fianco a fianco, con un duplice risultato: da un lato si accelera l’apprendimento e il processo di inserimento delle nuove figure, dall’altro si stimola il coinvolgimento di chi è in azienda da più tempo, attraverso una formazione che passa dal confronto con idee sempre aggiornate.

Coerente con questo approccio, Automac guarda con interesse ai talenti degli istituti tecnici del territorio e investe sulla loro crescita sin dal primo giorno.

In uno scenario che evolve rapidamente, soprattutto in un settore ad alto contenuto tecnologico, in cui le spinte al cambiamento sono ancora più accentuate, Automac sceglie di mettersi in discussione e affronta un processo di rinnovamento profondo della struttura grazie al supporto di una società specializzata nei processi di managerializzazione. Il cambiamento riguarda anche le logiche di produzione, che vengono ripensate adottando una pianificazione real time. Un’impostazione che è garanzia di flessibilità, perché permette di intervenire in tempo zero per modificare azioni, priorità o flussi a seconda delle esigenze del committente.

Sguardo a valle, verso il cliente finale, ma anche a monte: per Automac, la filiera è un ecosistema che cresce insieme, alimentato da collaborazione, ricerca e sviluppo. I fornitori, sempre più selezionati, sono spesso i primi consulenti dell’azienda, portatori di best practices e innovazioni di settore che poi si riversano a cascata, a beneficio del cliente. Così Automac definisce un orizzonte d’azione in cui è la collaborazione non con singoli partner, ma con un’intera filiera di valore, a fare la differenza.

“Siamo inseriti in un sistema formato da molte componenti, sempre più interconnesse” chiarisce Franco Perico. “Perché funzioni al meglio, è importante alimentare quella che oggi viene definita cultura d’impresa. Non basta conquistare le migliori performance nel proprio business, la sfida è spendersi perché l’intera società diventi migliore. In quest’anno che per noi è particolarmente significativo, abbiamo scelto di farlo sostenendo iniziative che promuovono i valori in cui ci riconosciamo. Siamo partner ufficiale di tappa del Giro d’Italia, che promuove la lealtà, l’impegno e lo spirito di squadra. Sosteniamo ImpresaCultura, che valorizza le eccellenze artistiche e culturali del nostro territorio. Ci prendiamo cura dei più fragili: da tempo siamo vicini a progetti di ricerca oncologica pediatrica e a Together for Life, in favore della ricerca per la fibrosi cistica”.