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Assinform: IT in peggioramento, -3,8% nel primo semestre 2012ERT

“Nel primo semestre del 2012 il mercato dell’Information Technology ha subito, dopo la perdita del 2011 (-1,7%), un’ulteriore contrazione, pari a -3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ questo un risultato allarmante che aggrava i contorni della recessione. Rinunciare a investire in innovazione, come molte imprese sono costrette a fare oggi, anche loro malgrado, significa soprattutto rinunciare a crescere in competitività, efficienza e produttività, contribuendo ad avvitare verso il basso la spirale della crisi economica. In questo quadro di estrema difficoltà, la seconda parte dell’anno non può che essere all’insegna del peggioramento: secondo le nostre stime, infatti, il mercato It sconterà una riduzione aggiuntiva chiudendo il 2012 a – 4,4%. Qualora nei prossimi mesi le condizioni di scenario rimanessero tali, tutti i segnali indicano che anche l’anno prossimo continuerà a essere un periodo di grande sofferenza per l’industria It, compromettendo ulteriormente le possibilità di ripresa della nostra economia” così ha esordito Paolo Angelucci, presidente di Assinform, l’associazione italiana dell’Information Technology, nel presentare i dati sull’andamento del settore Ict nel primo semestre dell’anno nel corso della conferenza stampa a cui ha preso parte anche Giancarlo Capitani, ad di NetConsulting, partner nell’elaborazione del Rapporto Assinform.

“Le difficoltà dell’It – ha spiegato Angelucci – sono anche il riflesso dei cambiamenti tecnologici che, sulla spinta dell’esplosione del web, stanno trasformando profondamente profilo e dinamica del settore, ampliandone i confini e penalizzando gli assetti tradizionali. Per questo abbiamo sentito la necessità di rileggere e reinterpretare il settore come Global Digital Market, metodo analitico capace di cogliere gli effetti della convergenza sempre più spinta fra It e Tlc” . Sotto questa nuovo lente, si rileva che nei primi sei mesi dell’anno, al netto calo dei Pc e server si è contrapposto non solo il + 78,5% di crescita del mercato tablet, ma anche l’affermarsi dell’It della nuvola, il cloud computing aumentato del 41.6 %. Allo stesso tempo i nuovi modi di fruizione della tecnologia spingono la crescita del segmento dei contenuti digitali e della pubblicità on line al ritmo del + 4,1%. Se il trend dei Servizi informatici e del software continua a scendere, emerge invece la dinamica positiva (+3,0%) delle applicazioni innovative sui temi della mobilità, della protezione ambientale, della sicurezza sociale e welfare.

“Per invertire il trend negativo e aprire il Paese alle opportunità dell’economia digitale occorre una cura shock che, in realtà, è già nelle potenzialità del pacchetto di misure sull’Agenda digitale varato dal Governo con il recente decreto legge Crescita 2.0 – ha continuato Angelucci secondo cui i prossimi mesi sono cruciali. E’ importantissimo, quindi, che tali misure diventino legge al più presto ,senza cedimenti rispetto allo spirito e agli obiettivi innovativi del provvedimento. E’ necessario, infatti, stabilizzare le condizioni quadro, per far partire un nuovo importante ciclo di investimenti in Ict, di cui già si vedono i segnali per le infrastrutture Tlc, che potrà fare da volano per la crescita dell’intera economia. Non solo, ma dalla rapida attuazione dell’Agenda digitale dipende la valorizzazione del fenomeno più rilevante messo in luce dal Global Digital Market, relativo al fatto che oggi la parte connessa del paese si sta decisamente infrastrutturando sulla dimensione mobile, puntando cioè sulle componenti tecnologiche che consentono la fruizione di Internet in movimento. La straordinaria diffusione in Italia di tablet, smartphone, cloud deve trovare un’importante finalizzazione nello sviluppo di nuove applicazioni e servizi on line, in grado di assicurare una maggior dinamicità e flessibilità degli assetti organizzativi della società e dell’economia. Si tratta di un’occasione di cambiamento profondo che abbiamo a portata di mano e che non può essere persa.

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