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Arriva LD: il mobile robot Omron frutto dell’acquisizione di AdeptERT

La ‘Mobile Robot Experience’, iniziativa con cui Omron Electronics ha riunito intorno a un tavolo stampa tecnica e addetti del settore per parlare di robotica, è stata occasione del lancio italiano di LD ‘Low Duty’, un mobile robot primo frutto dell’acquisizione di Adept da parte della multinazionale giapponese.

Molto più di un veicolo a guida automatica LD attua in concreto il concetto di ‘i-Automation’ di Omron: “L’obiettivo è la realizzazione di una piattaforma tecnologica completa per la ‘governance’ della fabbrica in un’ottica di Industry 4.0” ha chiarito Massimo Porta, country manager di Omron Italia. “La ‘fabbrica 4.0’ deve infatti essere ‘intelligente’, ‘interattiva’ e ‘integrata’ e Omron intende offrire ai clienti tutte le soluzioni necessarie a realizzare questo concetto grazie alla sua competenza nella ricerca e sviluppo delle principali tecnologie per realizzare una soluzione ‘Industry 4.0 ready’”. Ora a sensoristica, automazione, motion control e via dicendo, Omron aggiunge competenze allo stato dell’arte nel campo della robotica.

Con una capacità di carico che arriva a 130 kg a secondo del modello, la gamma dei mobile robot LD di Omron ha il proprio punto di forza nel sistema di navigazione automatico, già sviluppato da Adept, ora perfezionato con il supporto dell’esperienza di Omron. Questo sistema ne consente l’impiego senza bisogno di magneti a pavimento, nastri o segnalatori luminosi normalmente necessari per i ‘comuni’ AGV, muovendosi liberamente e in modo sicuro fra pallet, persone, carrelli elevatori e ripiani mobili.

“Il robot è facilmente customizzabile per quanto concerne le dotazioni e le caratteristiche di base a secondo del compito da svolgere e dell’ambito applicativo” ha illustrato Marco Mina, key account manager Robotic Solutions di Omron. “Il modello presentato oggi è per esempio predisposto per un carico di 80 kg a fronte di una velocità massima di movimento pari a 1,8 m/s, ma altri modelli possono offrire altre prestazioni. Il software di programmazione è poi il vero punto di forza della soluzione in quanto ricco di oltre 1.200 parametri da settare, che consentono di ‘ritagliare’ letteralmente le funzionalità del prodotto in base alle effettive esigenze dell’utente e al layout d’impianto”.

Clicca qui per vedere la videointervista a Marco Mina.

La possibilità di gestire delle flotte, comprendenti anche un centinaio di veicoli, tramite un unico ‘supervisore’ consente l’utilizzo dei mobile robot su turni, senza interruzioni dunque, coordinando le pause necessarie a ciascun veicolo per ricaricare le batterie (che hanno un’autonomia media di 13 ore). Il supervisore, che può anche essere ridondato per evitare fermi di produzione in caso di guasto, è inoltre in grado di scegliere i percorsi migliori per ogni robot tenendo conto dei compiti assegnati e della situazione della batteria stessa. Infine, per poter interagire al meglio con addetti e utenti LD è dotato di sintetizzatore vocale, per cui può dare risposte modulando frasi programmate, oltre che riproducendo suoni o musica, a fronte di particolari eventi, per esempio se trova un ostacolo. Può inoltre interagire con altri sistemi all’interno di un edificio, per esempio gli ascensori, per chiamarli o scendere al piano. Le luci di cui è dotato, infine, oltre a rispondere a un fattore estetico permettono al gestore di riconoscere al volo lo stato del veicolo: il giallo indica lo stand by, l’azzurro che il veicolo è in movimento, il rosso la batteria scarica e il verde una piena operatività.

È possibile leggere l’articolo completo sul numero di marzo di Automazione Oggi.