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Applicazioni business: ‘veri’ driver per Augmented Reality e wearableERT

Sebbene la maggior parte delle ‘speranze’ inerenti alla Augmented Reality (AR) e ai dispositivi wearable siano da sempre focalizzate sulle tecnologie consumer, un nuovo report di Beecham Research suggerisce che saranno le applicazioni in ambito business a guidare la crescita nei prossimi cinque anni. Il rapporto parla di manifatturiero, logistica, medicale e retail come di alcuni dei settori più dinamici, dove la Realtà Aumentata offre alle persone la possibilità di interagire in modo nuovo con informazioni alla portata di mano, fornendo un più profondo grado di controllo e accesso alla conoscenza.

L’analisi, intitolata “Augmented Reality and Wearable Technology – an operational tool for the enterprise”, punta inoltre i riflettori su recenti acquisizioni che riflettono un crescente livello di attività di mercato e consolidamento. Fra queste, l’acquisizione di Vuforia da parte di PTC alla fine dello scorso anno per 65 milioni di dollari a sostegno della sua prossima generazione di soluzioni tecnologiche per l’ambito manifatturiero, cui hanno fatto seguito le acquisizioni di aziende attive in campo quali ThingWorx e Axeda. Fra le altre operazioni relative al 2015 ricordiamo l’acquisto di Metaio da parte di Apple, a conferma di un progetto con Volkswagen e l’acquisto di AR Surreal Vision da parte di Facebook.

“È chiaro ormai come lo stato del mercato a livello di aziende che operano nel campo della AR e delle tecnologie wearable, nel suo complesso, sia giunto a un punto di non-ritorno: se prima era allo stadio embrionale con prove e progetti pilota, ora si sta muovendo verso un reale sviluppo commerciale” ha sottolineato Matthew Duke-Woolley, analista di mercato di Beecham Research e autore del report. “Sebbene sia ancora troppo presto per fare previsioni, se la velocità di questa transizione aumenta e le aziende riconoscono velocemente i benefici e il ritorno d’investimento, penso che il mercato possa raggiungere un valore di poco inferiore agli 800 milioni di dollari entro il 2020”.

Il report considera alcuni ambiti applicativi emergenti per AR e tecnologie wearable technology (WT), quali display che hanno la forma di caschi per i sistemi manifatturieri, a supporto di processi di produzione complessi; progettazione e prototipazione di prodotti in modalità collaborativa; assistensza da remoto da parte di ingegneri specializzati e tecnici; sistemi medicali che permettono ai chirurghi di accedere a dati rilevanti; formazione e training. “Le interfacce uomo-computer attuali nel campo del mobile computing sono principalmente basate sui touchscreen, ma le tecnologie AR in combinazione con i dispositivi WT offrono un ambiente di computing in cui si può agire senza utilizzare le mani, che permette una maggiore interazione con le informazioni e tutto ciò che accade interno all’utente” ha affermato Saverio Romeo, analista principale di Beecham Research. “Ci aspettiamo di vedere una rapida evoluzione degli smart glass con maggiore miniaturizzazione, un migliore campo visivo e migliore vita delle batterie. Al contempo aumenterà l’attenzione sulla convergenza fra le soluzioni di virtual reality (VR) e l’Internet of Things per offrire maggiore vantaggio competitivo. La collaborazione fra le realtà attive nel campo AR/VR e quelle del mondo IoT sarà cruciale”.

“La tecnologia AR e i dispositivi wearable permettono di affievolire la divisione fra ambiente PC e uomo e creano un’esperienza maggiormente immersiva e interattiva” ha aggiunto Duke-Woolley. “Non è ancora chiaro quali siano le ‘killer-application’ che l’utente considererà, ma vi è oggi realmente spazio per costruire esperienze interno a casi applicativi di utilizzo di ambito business che guadagneranno spazio nei prossimi due anni con l’immissione sul mercato di nuovi prodotti, reali sviluppi in campo applicativo e acquisizioni di mercato”. Per maggiori informazioni visitare il sito di Beecham Research.