Dal 18 al 24 settembre otto aziende, rappresentanti dell’eccellenza dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana, voleranno a Teheran grazie ad ANIE Confindustria. La missione imprenditoriale, realizzata in collaborazione con l’Ufficio ICE di Teheran, darà con grande lungimiranza l’opportunità alle imprese ANIE di cogliere le potenzialità offerte dal mercato iraniano.
Lo scorso 14 luglio 2015, con uno storico accordo che ha visto impegnati in prima linea Stati Uniti, Iran e Onu, Teheran ha ottenuto la revisione delle sanzioni internazionali in vigore, in cambio di una significativa riduzione della portata del suo programma nucleare. Per le imprese italiane la firma dell’accordo coincide quindi con l’opportunità di riaffacciarsi a questo mercato internazionale, finora fortemente penalizzato, e di riconquistare il terreno perso in termini di export in questi anni a favore di concorrenti quali Cina, India, Russia e Brasile.
Nell’ottica di un graduale processo di avvicinamento al Paese, la missione rappresenterà un momento privilegiato per approfondire le opportunità commerciali in loco, sviluppare nuovi contatti e avviare collaborazioni con partner locali. Le otto imprese, attive in Italia e afferenti ai comparti dell’energia, dell’automazione industriale, dell’illuminotecnica e dei componenti e sistemi per impianti elettrici, saranno impegnate in incontri d’affari organizzati sotto forma di visite aziendali presso le sedi delle controparti iraniane selezionate, non solo nella capitale ma anche in poli industriali dislocati nel Paese.
I numeri del mercato per il settore Elettrotecnico ed Elettronico
L’Iran rappresenta una delle principali economie e uno dei Paesi più popolosi all’interno dell’area del Medio Oriente, caratterizzato da un mercato interno in forte crescita. Nel 2014 il PIL ha registrato un incremento del 3% e per l’anno in corso il trend dovrebbe rimanere positivo.
Dal 2006 le sanzioni economiche applicate all’Iran si sono riflesse in misura rilevante sugli scambi commerciali con l’Italia, storicamente tra i principali partner commerciali del Paese. Guardando in dettaglio all’Elettrotecnica e all’Elettronica italiane, nel periodo 2011-2014 gli effetti dell’inasprimento del regime sanzionatorio sono stati particolarmente rilevanti, portando a una caduta delle esportazioni settoriali rivolte al mercato dell’Iran vicina al 45%. Nel periodo 2000-2010, precedente all’inasprimento delle sanzioni, l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane si annoveravano fra i settori più dinamici, mettendo a segno una crescita dell’export verso l’Iran vicina al 20% (superiore al 60% la crescita per la sola componente dell’Elettrotecnica).
Nonostante il contesto sfavorevole, oggi l’Elettrotecnica e l’Elettronica continuano in aggregato a occupare un ruolo importante nella composizione delle esportazioni italiane rivolte all’Iran, rappresentando nel 2014 il secondo settore industriale – dopo la meccanica strumentale – di cui si compone l’export italiano verso il Paese, con una quota sul totale esportato pari al 16%. In previsione di un allentamento delle misure restrittive nei confronti dell’Iran, nella media del 2015 l’export italiano dovrebbe ulteriormente consolidarsi, evidenziando una crescita a due cifre. Da stime ANIE il raggiungimento dell’accordo potrebbe aprire un mercato potenziale per le esportazioni delle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane in Iran pari a oltre un miliardo di euro.
Dei 196,6 milioni di euro generati dall’export italiano di Elettrotecnica ed Elettronica verso l’Iran nel 2014, la prima detiene una fetta largamente maggioritaria, originando l’83% delle esportazioni. I comparti più attivi per quanto riguarda l’industria Elettrotecnica sono stati la Produzione, Trasmissione e Distribuzione di energia (81,1 milioni di euro, oltre il 40% del totale); gli Ascensori e scale mobili (29,3 milioni) e gli Apparecchi domestici e professionali (28,3 milioni). Per quanto riguarda l’Elettronica, emergono i sistemi di Automazione e misura (24,2 milioni) e l’ICT (8 milioni).
Le opportunità e i driver di sviluppo del mercato iraniano
I principali driver di sviluppo per l’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Iran sono costituiti dai mercati dell’energia, delle costruzioni e dei trasporti ferroviari ed elettrificati. Il sistema ferroviario è poco sviluppato e necessita di adeguamento delle infrastrutture di rete. Il Ministero dei Trasporti dell’Iran ha recentemente pubblicato il nuovo piano di sviluppo della rete ferroviaria al 2021, che ha l’obiettivo di raggiungere nel prossimo decennio i 20.000 km di linee ferroviarie attive. Nel piano occupa un ruolo centrale il potenziamento delle linee urbane e l’adozione di dispositivi innovativi di sicurezza. Nelle attese gli investimenti previsti sono di circa 3 milioni di dollari annui, da realizzarsi in partnership fra investitori locali ed esteri.
L’Iran è inoltre uno dei Paesi più energivori rispetto alla media internazionale. Le Autorità locali hanno recentemente annunciato investimenti pari a 250 milioni di dollari per la costruzione di 35 nuovi impianti di generazione, in risposta alla crescente domanda energetica. Sono stati recentemente annunciati investimenti anche nell’ambito delle fonti rinnovabili (eolico e solare) per 5 GW di nuova potenza installata entro il 2018. Le esigenze del settore edile, infine, si rivolgono soprattutto al settore residenziale, a causa del forte deficit abitativo registrato nel Paese. Guardando agli edifici residenziali esistenti, si rendono allo stesso modo necessari importanti interventi di riqualificazione, volti in alcuni casi anche a garantire l’accesso ai servizi di pubblica utilità, non presenti nella totalità delle abitazioni.
“Sono molto orgoglioso di questa missione imprenditoriale, un vero fiore all’occhiello del calendario internazionale di appuntamenti di questo 2015 – ha commentato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria. – La nostra Federazione è riuscita a cogliere con grande lungimiranza le potenzialità espresse dal mercato iraniano, a pochissimi mesi dalla storica revisione delle sanzioni che avevano portato all’isolazionismo del Paese. ANIE dimostra in questo momento di non essere solo un facilitatore logistico dell’incontro tra domanda e offerta nei mercati esteri, ma si pone come osservatore privilegiato dei trend dell’export internazionale. L’eccellenza del made in Italy in quest’area geografica ha molto terreno da recuperare e la nostra Federazione sarà al fianco delle imprese in questo percorso.”