Il fatturato dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana nel 2015 cresce del 5,8%. Un primo segnale positivo, ma sicuramente non sufficiente per colmare l’ampio divario rispetto ai livelli pre-crisi. È quanto emerge dalla Assemblea Annuale di Anie Confindustria, alla quale aderiscono 1.200 aziende del settore elettrotecnico ed elettronico, che generano il 30% del totale investimenti in R&D del settore privato in Italia.
Nel dettaglio, il settore dell’elettrotecnica ha mostrato nel 2015 un trend positivo del volume d’affari complessivo in quasi tutti i comparti. In particolare, hanno fornito un significativo contributo alla crescita del fatturato totale i comparti trasporti ferroviari ed elettrificati (+22,8%), energie rinnovabili (+20,3%), trasmissione energia (+7,0%) e distribuzione energia (+9,4%). Con riferimento ai comparti fornitori di tecnologie per il mercato elettrico (trasmissione e distribuzione energia), queste dinamiche di breve periodo si inquadrano in un più ampio processo di revisione della domanda, verso soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili. Con riferimento all’industria italiana fornitrice di tecnologie per le energie rinnovabili, l’andamento positivo evidenziato nel 2015 segue l’accentuata flessione del volume d’affari complessivo registrata nel 2014, particolarmente negativo per il comparto. Positivo nel corso del 2015 anche l’andamento di due tradizionali comparti di eccellenza delle tecnologie Made in Italy come apparecchi domestici e professionali (+0,8%) e illuminotecnica (+4,5%). Dopo una fase molto critica legata soprattutto al continuativo calo degli investimenti in Italia, nel 2015 la crescita ha riguardato anche i comparti cavi (+5,9%), componenti e sistemi per impianti (+5,4%) e ascensori e scale mobili (+1,7%).
Nell’area elettronica nel 2015 segnali di recupero hanno accomunato i diversi comparti. Dopo un 2014 difficile, l’industria dei componenti elettronici è stata trainata dalla crescita della domanda estera facendo così registrare un +4,9% di variazione annua del fatturato totale del comparto nel confronto annuo. In corso d’anno anche i comparti automazione industriale manifatturiera e di processo e sicurezza e automazione edifici hanno mantenuto un deciso segno più positivo del fatturato totale (rispettivamente pari a +7,1% e +4,5%). Alcuni segnali di recupero nel mercato interno, ma il divario con il periodo pre-crisi resta ampio.
Uno dei principali elementi che hanno caratterizzato l’andamento del settore elettrotecnico ed elettronico italiano nel corso del 2015 è rappresentato dall’emergere di alcuni segnali di recupero nel mercato interno (+9,6% la crescita della domanda nazionale rivolta in aggregato all’elettrotecnica e all’elettronica nel 2015), che compensano il calo superiore al 9% registrato l’anno precedente. Nonostante le tendenze positive del 2015, la domanda nazionale rivolta all’industria italiana delle tecnologie risulta ancora inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto ai livelli del 2008. Anche in Italia, nell’area elettrotecnica nel 2015 i comparti trasporti ferroviari ed elettrificati (+45%), energie rinnovabili (+28,7%), distribuzione energia (+11,8%) e cavi (+10,1%) hanno mostrato le variazioni più accentuate.
Le tendenze positive evidenziate nel biennio 2014-2015 seguono una fase molto critica (fra il 2009 e il 2013 la domanda interna rivolta ai Trasporti ferroviari ed elettrificati aveva registrato un calo cumulato superiore al 20%). Con riferimento alle energie rinnovabili, secondo dati GSE nel 2015 in Italia le nuove installazioni hanno registrato rispetto al 2014 una crescita a due cifre.
Nel dettaglio dell’elettronica, sull’andamento complessivo si è riflesso soprattutto l’incremento mostrato dal comparto automazione industriale manifatturiera e di processo (+8,3%), che in linea con gli ultimi anni continua a mostrare variazioni positive nel mercato interno.
Nonostante la volatilità dello scenario, nel 2015 l’export ha mantenuto un ruolo importante a sostegno della crescita dei settori Anie, registrando un incremento annuo del +3,4%. Il risultato complessivo ha beneficiato soprattutto dell’andamento più dinamico evidenziato nella prima metà dell’anno. Fra i comparti che hanno mostrato variazioni più accentuate delle vendite estere si annoverano, in area elettrotecnica, distribuzione energia (+8,4%), trasmissione energia (+7,3%) e illuminazione (+7,3%). Sul risultato cumulato dell’area elettronica si è riflesso positivamente soprattutto il recupero delle vendite estere dei componenti elettronici (+7,5%), comparto attivamente presente nelle filiere internazionali. In accelerazione anche l’export diretto del comparto automazione industriale manifatturiera e di processo (+6,5%).
Fra le aree extra europee che hanno fornito maggiore sostegno alla crescita dell’export settoriale si annoverano Nord America e Medio Oriente. La competitività sui mercati esteri dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana è confermata anche dai dati relativi alla bilancia commerciale. I settori Anie si configurano come esportatori netti con un saldo commerciale attivo per quasi 15 miliardi di euro.
L’analisi del portafoglio ordini mostra nel complesso indicazioni contrastanti sull’andamento dell’elettrotecnica e dell’elettronica italiane nella prima metà del 2016. Maggiori segnali di debolezza negli ordini si registrano per l’elettrotecnica e, in dettaglio, nella componente di export. Il peggioramento dello scenario internazionale potrebbe frenare soprattutto le esportazioni verso alcuni mercati extra europei che negli ultimi anni hanno fornito un rilevante contributo alla crescita settoriale. Area chiave per il recupero si conferma l’Europa.
Anche l’evoluzione della domanda interna nei prossimi mesi presenta alcune incognite, alla luce del più recente andamento dell’economia italiana, più lento delle previsioni.