L’industria tecnologica italiana, espressione di Federazione Anie, continua a fare da traino al sistema economico del Paese e segna ancora performance in crescita: nel 2018 Anie ha registrato un fatturato aggregato di 80 miliardi di euro.
Nonostante questo, i comparti rappresentati da ANIE, grazie all’innovazione tecnologica che li contraddistinguono, hanno raggiunto nel 2018 performance di segno positivo con una crescita del fatturato aggregato totale del 4,7%. In dettaglio il fatturato totale dell’elettronica è cresciuto del 7,1% e quello dell’elettrotecnica del 4%.
Nel 2018 i settori Anie hanno mantenuto un maggiore dinamismo rispetto al campione Istat: fatturato +4,7% rispetto al +3,2%, esportazione in crescita del 2,4% rispetto all’1,7% e fatturato interno in aumento del 7,1% rispetto alle tendenze registrate da Istat.
In una lettura per mercati finali, il mercato dell’energia – nella componente della produzione (tradizionale e rinnovabili) e investimenti sulla rete – vede un andamento di segno positivo dell’8,5%. Cresce il settore Trasporti con +4,1% e prosegue il graduale recupero per il Building (+2,1%), in un quadro di moderato riavvio degli investimenti nel settore delle Costruzioni.
Si conferma un andamento sostenuto per le tecnologie attive sul mercato dell’Industria, che vede una crescita annua del fatturato del 7,5%, seppure vi sia stata una significativa contrazione nel secondo semestre che ha ridimensionato una previsione di crescita a doppia cifra confermando che l’incertezza sul rinnovo degli incentivi – iperammortamento in primis – ha generato una forte decelerazione degli investimenti.
Per tracciare l’andamento del primo semestre del 2019, il Servizio Studi di Anie ha condotto un’indagine quali-quantitativa su un significativo campione di 130 aziende rappresentative associate (espressione di un fatturato aggregato pari a 16 miliardi di euro) che hanno confermato uno scenario a minore potenziale. Secondo i dati dell’Osservatorio Anie, nel primo semestre 2019 emergono segnali contrastanti e i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione per le diverse variabili analizzate risultano inferiori rispetto a quelli registrati nei semestri precedenti. Il 54% delle imprese che ha preso parte all’indagine, prevede di chiudere il primo semestre di quest’anno con un fatturato totale in diminuzione o in stabilità, il 60% non prevede crescita per il proprio portafoglio ordini.
L’andamento al ribasso è confermato anche dai dati Istat relativi agli ordinativi per i settori Anie che evidenziano, nel confronto annuo, un andamento in deciso ridimensionamento sia nella componente interna sia in quella estera.