Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’industria italiana delle tecnologie – elettrotecnica ed elettronica – rappresentata da Anie Confindustria ha mantenuto a novembre 2013 indicazioni di discontinuità nell’andamento della produzione industriale.
Nel confronto con lo novembre 2012, l’elettrotecnica ha registrato un incremento della produzione industriale del 10,5%; l’elettronica ha invece mostrato una flessione dello 0,7% (+1,7% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Nel confronto congiunturale le due macro-aree mostrano andamenti disallineati. A novembre 2013, nel confronto con ottobre 2013, l’elettrotecnica ha registrato una variazione negativa dello 0,5%, l’elettronica ha invece una mostrato un incremento dell’1,1% (+0,2% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).
Nella media dei primi undici mesi del 2013, nel confronto con l’anno precedente, le due macro-aree mostrano andamenti allineati. L’elettrotecnica ha evidenziato una variazione annua positiva dello 0,7%; l’elettronica dell’1,7%.
“I segnali che arrivano da questi dati sono senz’altro incoraggianti”, ha commentato Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie Confindustria, “ma le indicazioni di discontinuità nell’andamento della produzione industriale registrate a fine 2013 dimostrano che una ripresa solida e concreta, non solo dell’industria elettrotecnica ed elettronica, ma anche di tutto il nostro sistema Paese, è ancora lontana. L’export, che fino a oggi è stato una vera e propria ancora di salvezza per i settori produttivi italiani, non deve rimanere l’unico appiglio a cui aggrapparsi: occorre risollevare la domanda interna, altrimenti l’uscita dal tunnel della recessione rimarrà un miraggio”.