Riconfermato alla presidenza di Anie Automazione Andrea Bianchi, amministratore delegato di Heidenhain Italiana dal 2002. Sarà in carica per il biennio 2024-2026: l’elezione, all’unanimità, è avvenuta lo scorso 13 giugno in occasione dell’assemblea dei soci dell’associazione.
Riconfermati al suo fianco i tre vicepresidenti Maria Chiara Franceschetti (AD Gefran SpA) con delega a Energia e Sostenibilità, Fabio Massimo Marchetti (Executive Partner Linfa Digitale Srl) con delega alla Transizione Digitale e Fabio Udine (AD Logika Control Srl) con delega a R&S e Education.
Il curriculum
Nato a Pavia nel 1959, laureato in Ingegneria Elettronica, prima di approdare in Heidenhain Italiana Bianchi ha maturato una solida esperienza in General Electric, in particolare nel settore dei sistemi e servizi per l’automazione, fino ad assumere la responsabilità della business unit. Completa la sua formazione professionale, la direzione della divisione apparecchi per l’illuminazione in Philips. In Anie Automazione ricopre la carica di presidente dal 2022.
“Ringrazio i soci di Anie Automazione per la rinnovata fiducia” ha dichiarato Bianchi “che mi consente, in questo nuovo mandato di Presidenza, di dare continuità al progetto di rendere questa Associazione sempre di più il punto di riferimento per il mercato e le istituzioni, oltre che sede privilegiata di confronto e dialogo tra le imprese. Forti del sostegno della base associativa, in stretta collaborazione con i Vicepresidenti e il Comitato Direttivo, rafforzeremo il nostro impegno nel valorizzare le imprese e il loro patrimonio tecnologico che riveste un ruolo cruciale nelle transizioni digitale e green”.
“Parallelamente” ha proseguito il presidente “intensificheremo le iniziative formative e informative finalizzate ad accrescere la consapevolezza che gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità rappresentano un volano per la crescita e per una maggiore competitività e resilienza del sistema industriale. In ultimo, ma di certo non meno importante, continueremo a stimolare lo sviluppo di politiche economiche lungimiranti e calibrate sulle reali esigenze del tessuto manifatturiero italiano”.
L’automazione
Nel 2023 il comparto dell’automazione ha mostrato un andamento positivo, sostenuto dalla crescente domanda di automazione e digitalizzazione. Il fatturato aggregato ha registrato una crescita annua a valori correnti dell’11,7% , mentre il mercato interno ha superato gli 8 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto al 2022.
Per il 2024 il sentiment delle imprese associate evidenzia un peggioramento, già in corso dalla seconda metà del 2023, che dovrebbe portare a un’inversione di tendenza a causa di una domanda non stimolata dagli investimenti, a loro volta frenati anche dall’alto costo del denaro. La speranza è che il Piano Transizione 5.0 possa rappresentare il giusto stimolo per una ripresa del settore che oggi vede una dinamica degli ordinativi piuttosto debole.
“Parlando di Transizione 5.0″ ha concluso Bianchi “l’associazione prosegue la sua opera di divulgazione: è in fase di pubblicazione un Vademecum Transizione 5.0 sulle componenti di apporto delle tecnologie immateriali e materiali per il raggiungimento delle soglie di riduzione dei consumi richieste per accedere alle maggiorazioni di incentivo”.
Il Vademecum, realizzato con il contributo di diverse aziende associate, persegue due obiettivi principali: il primo è quello di sensibilizzare le aziende industriali, in particolare le PMI, sull’importanza degli investimenti nella digitalizzazione come leva per la crescita, migliorando efficienza e sostenibilità; il secondo è promuovere la consapevolezza che digitalizzazione e sostenibilità devono essere visti come percorsi convergenti e obbligatori per aumentare la competitività e la resilienza del nostro sistema produttivo.