Il presidente di Anceferr, Pino Pisicchio, appoggiando le richieste di Ance, auspica tempi certi, zero burocrazia e un grande piano per la sicurezza del Paese.
“La manutenzione delle infrastrutture ferroviarie italiane è il nostro impegno quotidiano, per questo non possiamo che condividere le preoccupazioni del presidente dei costruttori italiani, Gabriele Buia, che in generale, sottolinea la necessità della ripartenza delle imprese a cominciare da un grande piano per la sicurezza”. Lo dice il presidente di Anceferr, Pino Pisicchio, appoggiando le richieste di Ance.
“Negli ultimi 20 anni – ricorda Pisicchio – a fronte dei 170 miliardi di euro spesi per le nuove opere, per quelle già costruite si è speso meno del 10% di tale cifra – Un adeguamento tecnico e funzionale delle manutenzioni ordinarie ci consente di affrontare il tema della cura non come problema, ma come risorsa per lo sviluppo economico del nostro Paese”.
“Dopo lo stop obbligato dal diffondersi del Coronavirus, durante il quale le nostre imprese non hanno mai fatto mancare gli interventi necessari alla sicurezza del trasporto su rotaia, bisogna ripartire dalla cura delle infrastrutture. Servono tempi certi e zero burocrazia, si può fare – conclude – Basta volerlo davvero e l’Italia ne ha bisogno più che mai”.