Altair, multinazionale che opera nei settori della simulazione, data analytics e nell’intelligenza artificiale, ha firmato un accordo di ricerca con il Politecnico di Milano. L’accordo consentirà ad Altair di partecipare all’Osservatorio Space Economy 2022, un gruppo di ricercatori e organizzazioni dedicato ad esplorare come i principali attori industriali definiscono e utilizzano le risorse, svolgono attività e creano valore attraverso l’esplorazione, la comprensione, la gestione e l’utilizzo dello Spazio.
Guidato dal Politecnico di Milano, l’Osservatorio sulla Space Economy esplorerà varie attività, tra cui il turismo, l’osservazione, la ricerca, l’estrazione mineraria e altro ancora. L’economia spaziale è un settore in rapida crescita ed evoluzione che viene costantemente ridefinito da importanti cambiamenti tecnologici ed economici come l’aumento nell’impiego dell’additive manufacturing, la potenza di calcolo su HPC e cloud, i materiali avanzati e il ruolo crescente dei programmi spaziali privati. L’obiettivo dell’Osservatorio Space Economy è accelerare l’innovazione intersettoriale combinando le tecnologie digitali più avanzate per generare un ampio portafoglio di servizi.
Altair metterà a disposizione le sue ampie conoscenze e la sua comprovata esperienza in materia di simulazione, sviluppo di prodotti, HPC, intelligenza artificiale e analisi dei dati. Grazie al suo approccio alla convergenza tecnologica, Altair fornirà indicazioni su come queste tecnologie interagiscono per permettere alle aziende interessate alla Space Economy di utilizzarle per realizzare prodotti e servizi migliori, aumentando le loro possibilità di successo in questo settore emergente. Un altro elemento importante che Altair può condividere all’interno dell’Osservatorio Space Economy è la competenza informatica, poiché l’informatica è oggi uno degli aspetti più importanti dell’economia spaziale e continuerà a essere una tecnologia cruciale anche in futuro.
“L’Italia sta traendo vantaggio dalla fiorente economia spaziale, come dimostra lo stanziamento da parte del governo italiano di 2,3 miliardi di euro per il miglioramento delle tecnologie satellitari di osservazione della terra e di altre aree dell’economia spaziale nell’ambito del piano di rilancio dell’UE Next Generation” ha dichiarato Andrea Maria Benedetto, direttore generale per l’Italia di Altair. “Il futuro dell’economia spaziale dipenderà dalla capacità di creare satelliti più piccoli, più leggeri e in grado di resistere meglio alle difficili condizioni ambientali dello spazio. Inoltre, le organizzazioni che riusciranno a creare dispositivi di lancio più economici, antenne migliori e strumenti in grado di gestire e organizzare le enormi quantità di dati acquisiti otterranno un vantaggio competitivo”. Altair è entrato a far parte del pool di ricerca dell’Osservatorio perché permette alle persone di essere in grado di gestire la simulazione, l’analisi dei dati e una solida infrastruttura IT in modo semplice e dinamico. Abbiamo affinato questo concetto per decenni e ora stiamo fornendo ai ricercatori un software potente, dinamico e di livello mondiale, utile a definire il futuro dell’economia spaziale”.
“La Space Economy assumerà un ruolo strategico sempre più importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e transizione fissati da Europa e Italia. Per questo l’Osservatorio Space Economy è impegnato a sostenere l’ecosistema italiano e la decisione di Altair di entrare a far parte della nostra realtà è per noi un importante segnale di dinamismo e di crescente rilevanza” ha dichiarato Angelo Cavallo, direttore dell’Osservatorio Space Economy.