L’Italia è ancora una delle prime 10 potenze economiche mondiali, con aziende, grandi, medie e piccole, leader in alcuni settori sia tradizionali, sia avanzati. Inoltre, il nostro Paese è anche una delle principali democrazie del pianeta, con una lunga tradizione giuridica e di tutela dei diritti fondamentali.
Ciononostante, continua ad avere un vulnus che nel 2024 appare quasi inspiegabile: il più basso tasso di occupazione femminile nell’Unione Europea (secondo dati del servizio studi della Camera dei deputati del 2022) con il 55% di donne in età lavorative, a fronte di una media UE di 14 punti superiore, un’occupazione femminile spesso relegata in ruoli secondari e retribuzioni delle nettamente più basse di quelle dei colleghi maschi.
Donne e uomini in posizione di vertice
Nel raffronto fra donne e uomini in posizione di vertice si nota che, nonostante le normative che hanno imposto un minimo di donne nei CDA delle aziende pubbliche e di quelle quotate, in Italia (fonte dati UE) solo il 28% dei manager è donna, contro una media europea del 33% e picchi superiori al 40% in Slovenia, Svezia (entrambe al 40%), Polonia (43%) e Lettonia (46%).
Guardando specificamente alle donne imprenditrici/titolari di aziende, gli ultimi dati Istat disponibili, aggiornati al 2021, rivelano che nel nostro Paese le donne imprenditrici sono solo il 30% del totale degli imprenditori (con una crescita di meno di un punto percentuale rispetto al 2015) a fronte di una media UE del 42,2%.
Oltre il 90% delle donne imprenditrici è attiva nel settore dei servizi e quasi il 65% (contro il 62% degli uomini) è imprenditrice di sé stessa, cioè senza dipendenti. Nelle società di capitale il dato delle imprenditrici scende al 28%. Tutto ciò nonostante le imprenditrici siano mediamente più giovani, più istruite, più spesso laureate rispetto ai colleghi maschi.
Gender Gap
Come superare le resistenze a una reale parità di genere? Quali le qualità maggiori e “originali” che le donne manager e imprenditrici portano nella vita delle aziende? Di tutto questo si è parlato nel secondo appuntamento di Economia sotto l’Ombrellone, a Lignano Sabbiadoro.
All’incontro, dal titolo “Rompere il tetto di cristallo: il valore delle donne alla guida delle imprese”, hanno partecipato 4 donne che sono con successo alla guida di aziende friulane, leader nei rispettivi settori:
- Elisabetta Cois, architetto e cofondatrice di UbiRoom,
- Elisabetta Gortani, responsabile commerciale Gortani Srl,
- Federica Gortani, responsabile risorse umane Gortani Srl,
- Lisa Tosolini, titolare Distillerie Bepi Tosolini.
Moderatore del dibattito Carlo Tomaso Parmegiani, ideatore di Economia sotto l’Ombrellone e direttore editoriale Nord Est dell’agenzia di comunicazione Eo Ipso, che da 14 anni organizza la rassegna estiva.
Economia sotto l’Ombrellone
Economia sotto l’Ombrellone 2024 è stata organizzata da Eo Ipso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Io sono Friuli Venezia Giulia. Co-main supporter Greenway e Filare Italia. Sponsor: FotoTherm, Digital Security Festival, Bepi Tosolini, Iop Group, Gortani, GLP, Confindustria Udine e UbiRoom. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.
In foto: un’immagine del primo incontro