Nei paesi in via di sviluppo sono migliaia le persone affette da disturbi della vista che potrebbero essere facilmente individuati e curati da uno specialista con la corretta strumentazione a disposizione: purtroppo uno dei problemi che cronicamente affliggono queste regioni del mondo è proprio la mancanza di una sufficiente assistenza sanitaria, tanto che le statistiche parlano di un solo medico specializzato per ogni milione di abitanti. Adlens, società britannica che sviluppa lenti correttive, è impegnata nella nobile e ambiziosa missione di correggere l’80% dei difetti refrattivi diffusi tra la popolazione dei paesi in via di sviluppo.
Le lenti stratificate Adlens permettono di regolare con facilità le diottrie, senza bisogno di oculisti, optometristi e oftalmologi: i due strati superficiali creano una cavità dove trova spazio una terza lente che contiene olio trasparente. Azionando la manopola applicabile sulla stanghetta degli occhiali si regola il flusso di questo liquido e l’inclinazione della lente interna, modificando di conseguenza l’intensità dell’effetto correttivo. Una volta trovato il valore corretto si rimuove la manopola, rendendo definitive le impostazioni settate.
È sufficiente quindi la presenza di una persona adeguatamente formata, come l’assistente sanitario locale, per impostare correttamente l’intensità dell’effetto correttivo in caso di miopia, ipermetropia e presbiopia. Con le lenti adattative Adlens, anche coloro che con ogni probabilità non incontreranno un solo specialista della vista in tutta la loro vita possono correggere i propri difetti visivi.
“Ci sono centinaia di milioni di persone al mondo che necessitano di un semplice paio di occhiali per correggere miopia o altri disturbi ottici ed essere così autosufficienti – afferma Sjoerd Hannema, CEO di Adlens -. Il nostro obiettivo è mettere in atto un programma nazionale che diffonda una maggiore consapevolezza sugli enormi problemi che i difetti della vista causano alla popolazione in termini di educazione e qualità della vita. I nostri prodotti permettono di correggere i principali disturbi visivi, ovviando all’insufficienza strutturale in campo medico che storicamente affligge i paesi in via di sviluppo, come in Ruanda, dove Adlens collabora con il Ministero della Salute fornendo occhiali e lenti correttive”.
“Creare un meccanismo sufficientemente sensibile da rendere possibile correzioni anche infinitesimali e, al tempo stesso, abbastanza solido e robusto da resistere a calore, polvere e agli urti inevitabilmente connessi al trasporto su lunghe distanze è stata una sfida difficile e stimolante. Le variabili ambientali da tenere in considerazioni sono molteplici: per questo sviluppiamo e testiamo le nostre lenti in modo rigoroso, garantendo massima durevolezza e solidità – commenta Alex Edginton, product designer di Adlens -. Le potenzialità dei software SolidWorks sono state di straordinaria importanza in tutte le fasi di progettazione e sviluppo, in particolar modo nella creazione della struttura policarbonica a quattro livelli utilizzata nelle lenti correttive Adlens. I nostri non sono semplici occhiali, ma strumenti di precisione: per ottimizzare il funzionamento delle diverse componenti è stato necessario utilizzare i software di progettazione più potenti e sensibili”.
“Spesso si tende a sottostimarne l’importanza, ma un paio di occhiali può essere sinonimo di una migliore educazione, di una vita lavorativa più gratificante e, più in generale, di una maggiore autosufficienza - dichiara Jeff Ray, Ceo di DS SolidWorks -. Adlens sta dimostando nei fatti quanto importante possa essere l’innovazione tecnica nel migliorare le condizioni di vita della popolazione in tutto il mondo, in particolar modo nei paesi in via di sviluppo. SolidWorks è orgogliosa di poter dare il proprio contributo in questa nobile missione”.
Adlens: www.adlens.com
Dassault Systèmes SolidWorks Corporation: www.solidworks.it