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A settembre produzione industriale in calo dell’1% nella’area euroERT

A settembre 2006, paragonato a settembre 2005, la produzione industriale ha segnato un +3,3% sia nell’area euro sia nella EU25. Queste stime sono state realizzate da Eurostat, l’ufficio statistico della Comunità Europea, escludendo l’edilizia.

A settembre 2006, se paragonato ad agosto 2006, tutti i principali gruppi industriali sono in ribasso. La produzione di beni durevoli è in ribasso del 3,3% nell’area euro e dell’1,3% nella EU25. I beni intermedi diminuiscono del 2,2% e 1,6% rispettivamente. I beni non durevoli calano del 0,5% nell’area euro e del 0,4% nella EU25. I beni capitali vanno giù del 0,5% e 0,2% rispettivamente. La produzione di energia si riduce del 0,3% e 0,4%. A settembre, tra gli Stati Membri cui hanno reso disponibili i dati, la produzione è risultata positiva per otto Stati e negativa per quattordici Stati. Gli incrementi più alti sono stati registrati in Ungheria (+3,3%), Lituania (+2,3%), Polonia (+2,2%) e Slovenia (+1,7%), mentre le maggiori flessioni si sono registrate in Irlanda (-3,6%), Grecia e Lussemburgo (entrambi a -2,9%), Lettonia e Portogallo (entrambi a -2,5%).

Riscontrando i dati con settembre 2005 risulta che i beni capitali sono aumentati del 4,8% nell’area euro e del 5,4% nella EU25; i beni intermedi crescono del 4,5% in entrambe le zone. I beni durevoli aumentano del 4,2% in area euro e 6,1% in EU25; la produzione di energia ha un rialzo dell’1,5% e 0,6% rispettivamente; i beni durevoli registrano un +0,6% e 0,7%. Gli aumenti più significativi sono stati registrati in Polonia (+14 %), Ungheria (+11,8%), Slovacchia (+9,8%) e Slovenia (+9,6%), mentre le flessioni più pesanti sono avvenute in Grecia e Lussemburgo (entrambi a –2,6%) e in Francia (-1%).