La presenza di ifm a 34.BI-MU segna la volontà dell’azienda di rimarcare il suo ruolo di protagonista di primo piano nella fornitura di soluzioni all’avanguardia, studiate e realizzate per agevolare le industrie in termini di digitalizzazione dei propri processi produttivi. Realtà votata all’innovazione, ifm farà conoscere le sue soluzioni “chiavi in mano”, gli strumenti più validi per ottimizzare i processi produttivi.
Chi è ifm
Ifm sceglie la manifestazione fieristica italiana di riferimento dell’industria manifatturiera (9-12 ottobre 2024, FieraMilano Rho – stand C35, pad.13) come palcoscenico in cui rappresentare al pubblico la sua capacità di innovare e di mettere a disposizione del mercato prodotti tecnologicamente avanzati, ideati per incrementare l’efficienza di aziende operanti nei comparti più diversi.
Un supporto che ifm intende da sempre offrire in veste di solution provider, cioè di partner in grado, grazie al suo ampio ventaglio di proposte “chiavi in mano” (sensori, software, soluzioni), di affiancare in ogni fase delle loro dinamiche produttive industrie di ogni tipologia, così da renderle più competitive e conseguentemente in grado di affrontare con gli strumenti appropriati le complesse sfide di un ambito in continua evoluzione.
È un compito che ifm assolve in virtù di una gamma di proposte che spazia dai sensori di posizione, di processo, di visione, ai sistemi di diagnostica e di monitoraggio delle condizioni delle macchine, dai componenti per la connettività e la comunicazione a soluzioni volte a rendere più efficienti, affidabili e sicuri gli impianti.
34.BI-MU
Ed è ciò che i visitatori dello stand C35 – padiglione 13 possono constatare con i loro occhi. ifm ha scelto in occasione di 34.BI-MU di puntare i propri riflettori in particolare su alcuni prodotti della sua amplissima offerta in materia di sensoristica, tutti caratterizzati da un’integrazione profonda con la tecnologia IO-Link, funzionalità indispensabile al supporto della sua gamma di dispositivi dal momento che questo protocollo, semplice e potente, consente la trasmissione di dati sia al PLC, sia alle strutture IT di livello superiore.
Misuratori di aria compressa serie SD
I sensori di flusso SD di ifm restituiscono con precisione le informazioni di processo necessarie per un utilizzo efficiente dell’aria compressa. Flusso o pressione, temperatura o quantità totale: con questi dispositivi è possibile monitorare con precisione i dati di processo con un solo cavo ed un solo sensore, il cui stato è sempre visibile, anche in modalità wireless.
Tramite un master IO-Link della serie AL1350 (collegato al server tramite una VLAN interna) i dati registrati dal sensore sono trasmessi a moneo RTM, potente strumento per il condition monitoring della piattaforma IIoT di ifm, attraverso cui è reso riscontrabile il potenziale di risparmio energetico. La registrazione dei dati dei valori di flusso, la relativa visualizzazione e la contabilizzazione con moneo RTM di ifm rappresentano la base per il calcolo dei diversi costi dell’aria compressa.
Con essi è possibile valutare e organizzare le misure di risparmio energetico, così come individuare i costi superflui in modalità standby e far funzionare la macchina utensile in modo più efficiente dal punto di vista energetico, senza cioè sprecare inutilmente una risorsa preziosa come l’aria compressa.
Sensore di flusso a ultrasuoni SU PureSonic
Il sensore di flusso SU Puresonic di ifm rappresenta lo strumento ideale per una misurazione estremamente precisa del flusso dell’acqua, visto che non subisce l’influenza di corpi estranei all’interno del tubo (circostanza comune in presenza di parti in movimento soggette a danneggiamenti), realizzato in acciaio inossidabile e privo di elementi di misura, guarnizioni e parti mobili. Ciò significa che i guasti causati da danni, perdite o blocchi che possono verificarsi in sistemi meccanici, come giranti o turbine, sono esclusi fin dall’inizio.
Non solo: essendo un sensore ad ultrasuoni, SU PureSonic è perfettamente adatto a rilevare con precisione anche i flussi di acqua ultrapura a bassa conducibilità, come quella prodotta per osmosi inversa. SU Puresonic è dotato di un LED dello stato operativo che rileva la “salute” del sensore secondo la norma Namur NE107. L’intensità del segnale che emette, registrato in modo continuo e trasmesso aciclicamente tramite IO-Link permette di avere informazioni puntuali sulla qualità del fluido o sulla necessità di verificare il funzionamento dell’impianto programmandone gli interventi di manutenzione.
Sensore di pressione PQ Cube
Grazie alla sua robustezza PQ Cube di ifm è idoneo all’utilizzo su qualsiasi applicazione pneumatica. L’involucro con IP65, i connettori in ottone e la sua cella di misura resistente alla polvere e allo sporco (già distintasi nelle precedenti generazioni PQ) sono stati progettati per un uso prolungato in ambienti industriali ostici. Ed è estremamente pratico: è possibile infatti leggere tutti i dati e le informazioni rilevanti in modo chiaro sul display TFT da 1 pollice, il quale visualizza chiaramente con diversi layout i valori di processo, mentre i punti di commutazione sono segnalati dai LED. La messa in funzione è supportata da una procedura guidata di installazione in nove lingue.
Sensori per cilindri serie MK
Sono sensori idonei per l’installazione su cilindri con scanalatura a T, e poiché dotati di due uscite hardware parametrizzabili assicurano un rapido aggiornamento della macchina. Un valore di processo ad alta risoluzione con un campo di rilevamento di 50 mm offre un monitoraggio continuo ed una trasmissione digitale tramite IO-Link.
La combinazione di funzioni, prerogativa dei sensori ifm della serie MK, assicura informazioni per la manutenzione che può quindi essere eseguita in base alle necessità. Con una lunghezza complessiva di 30 millimetri sono l’ideale per il monitoraggio della posizione finale dei cilindri a corsa breve.
Grazie a due punti di commutazione parametrizzabili, può rilevare due posizioni finali. Ne consegue che si possono risparmiare tempo e denaro in ragione di un minore lavoro di montaggio e di cablaggio. In conclusione: sui cilindri a corsa breve è ora sufficiente un solo sensore IO-Link per rilevare entrambe le posizioni, anziché utilizzare due sensori convenzionali.
LDH sensore di umidità relativa dell’olio
Il sensore di umidità relativa LDH di ifm misura la saturazione e la temperatura dell’olio. Questo permette agli operatori dell’impianto di effettuare cambi e manutenzione in base alle sue condizioni e al suo stato. Il fluido può così essere utilizzato con la massima efficienza, evitando danneggiamenti dell’impianto dovuti ad una riduzione del raffreddamento o dell’effetto lubrificante. Anche la corrosione e la cavitazione causate dall’acqua libera possono essere efficacemente prevenute.
Il sensore LDH di ifm può essere collegato in modo semplice e senza errori grazie alla filettatura G1/2 e al connettore M12 standard. Con la tecnologia IO-Link di cui è dotato i dati possono essere utilizzati comodamente per il monitoraggio delle condizioni su base IT. Il suo involucro in acciaio inossidabile lo rende resistente alle difficili condizioni dell’ambiente di applicazione.