Messe Frankfurt Italia ha organizzato a Milano la quinta edizione di FIMI – Forum per l’Internazionalizzazione del Made in Italy.
Al centro del Forum, organizzato in collaborazione con Elle Decor Italia, la presentazione dei risultati dell’Osservatorio “Science of Interior 4.0”, svolto da SDA Bocconi, che chiude il cerchio del percorso iniziato lo scorso anno con l’obiettivo di fotografare lo stato del mercato e il fenomeno Industria 4.0 nelle principali aziende italiane e realtà produttive dei settori interior decoration, design e beni di rilevanza estetica proponendo soluzioni concrete che siano in grado di unire la tradizione artigianale e manifatturiera del Made in Italy con la visione produttiva del futuro.
Si parte dal 4.0
Con l’Osservatorio svolto SDA Bocconi e commissionato da Frankfurt Messe e Elle Decor, si nota che qualcosa si muove anche nel vulcanico e magmatico settore italiano del design, dell’arredamento e delle tecnologie per abitare.
“Le imprese stanno sperimentando e investendo. I ‘consumatori’ diventano ‘consumautori’, soggetti protagonisti della comunicazione integrata e sempre connessa, del passaparola di mercato, dove la casa e la cultura dell’abitare e del cucinare, la logica dell’esperienza conviviale e di quella individuale, diventano oggetto di una conversazione sociale e condivisa” ha affermato Carlo Alberto Carnevale Maffé, professor of strategy Bocconi University School of Management.
Il tradizionale modello della supply chain, focalizzato sui processi dell’offerta, si interseca con la ‘demand chain’, ovvero l’insieme di funzioni economiche svolte da una domanda sempre più consapevole e partecipe ai processi di formazione del valore economico. La catena del valore tradizionale si ridefinisce, incorporando progressivamente le tecnologie produttive dell’Industry 4.0.
L‘impatto sulla produttività? Minori tempi di avviamento e riconfigurazione dei processi produttivi, riduzione degli errori e fermi macchina in un contesto di processi industriali più snello e ottimizzato e controllato in tempo reale. Il livello di qualità di prodotto si innalza, rispetto al passato, grazie a minori componenti difettosi e a sistemi di monitoraggio della produzione.
Smart Factory & Smart People 4.0
Ad aprire l’edizione del 5° Fimi, Detlef Braun, member of the Executive Board di Messe Frankfurt, che sul panorama italiano ha affermato: “La rivoluzione digitale che sta sconvolgendo il mondo della produzione pone il settore manifatturiero davanti a nuove sfide e a grandi opportunità. Per l’industria italiana, storicamente fondata su questo settore, questo scenario rappresenta un ulteriore moltiplicatore per la competitività internazionale. Il concetto di ‘bello e ben fatto’ da sempre associato ai prodotti Made in Italy, con l’avvento di Industria 4.0 è sempre più al centro della domanda globale”. Ha continuato sottolineando lo storico sodalizio che lega l’azienda con il mondo dell’automazione e del design: “Come organizzatori di eventi fieristici, siamo convinti che mettendo insieme le competenze dei produttori del mondo del design, di tutti i player che operano nell’ambito dei beni di rilevanza estetica e dei fornitori di tecnologia sia possibile creare un dialogo costruttivo che permetta di cogliere al meglio l’opportunità introdotta da questa quarta rivoluzione industriale”.
Giacomo Moletto, AD di Hearst Italia e Western Europe, ha parlato di produzione in senso più ampio e riferendosi alla contest strategy dell’editoria contemporanea, ha citato l’esperienza di Hearst il cui avanzamento in termini di innovazione ha riguardato trasformazioni epocali: il passaggio dalla sola carta a un approccio multimediale e lo sviluppo della user experience relativa alla personalizzazione dei contenuti.
Molti poi gli ospiti presenti che si sono confrontati, hanno interagito e permesso scambio di idee. Tra loro Giuliano Busetto, presidente della Federazione Anie, punto di riferimento italiano per le imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti, e il direttore d’orchestra Daniele Agiman, che ha presentato una curiosa analogia tra sistema di produzione in ottica 4.0 e musica d’orchestra per sottolinearne la connessione e la comunicazione tra le parti per creare ‘sinfonia’.
E poi Carlo Alberto Carnevale Maffé, professor of strategy Bocconi University School of Management, e Gabriella Lojacono, professore associato, Dipartimento di Management dell’Università Bocconi, che hanno presentato i dati dell’Osservatorio ‘Science of Interior 4.0’.
L’architetto Antonio Citterio e il direttore responsabile di Elle Decor Italia, Livia Peraldo Matton. Ospiti anche Fabio Sattin, socio fondatore di PEP/Italian Design Brands, Marco Santino, partner e managing director di Boston Consulting Group, e Roberto Maestroni, senior principal di Investindustrial.
Non sono mancate le testimonianze di personaggi di aziende manifatturiere di spicco nei settori illuminotecnico e casalinghi Made in Italy, tra i quali Ferdinando Lescio, manager Home Division Ratti division D, e Marta Anzani, corporate manager di Poliform; Walter Camarda, CEO di Castaldi Lighting e vice presidente di Assil, e Marco Cremaschini, sales director di Ilcar di Bugatti.