Secondo uno studio previsionale realizzato dal Centro Studi Ucima, la domanda mondiale di macchine per il confezionamento e l’imballaggio è destinata a crescere significativamente nel prossimo triennio.
Lo studio, articolato per aree geografiche, tipologia di macchine e settori di sbocco, prevede che, alla fine del prossimo triennio, il valore del mercato mondiale delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio raggiungerà un valore di 40,3 miliardi di euro, con una crescita annua stimata del 4,9%.
A trainare la crescita, la domanda proveniente da Asia e Africa-Oceania (+7,1%) seguita da quella proveniente dall’America Latina (+5,6%).
Per quanto riguarda i settori di sbocco, le crescite maggiori saranno registrate globalmente dalle macchine per l’industria cosmetica (+6,6%), seguite dalle macchine per l’industria chimica (+5,4%) e dalle macchine per il food (+5,2%).
In valori assoluti, invece, il food resterà il principale settore cliente generando il 31,8% della domanda totale pari in valore assoluto a 12,8 miliardi di euro, seguito dal beverage con il 31,5% e pari a 12,7 miliardi di euro.
La domanda per tipologie di macchine riflette solo in parte quella per settore cliente. Sono infatti le macchine avvolgitrici a far registrare gli incrementi percentuali maggiori nel triennio (+5,6%), riempitrici (+5,2%) e etichettatrici (+5,0%).
L’UE crescerà del 3% fino ad un valore complessivo di mercato pari a 10,7 miliardi di Euro con le macchine per l’industria cosmetica in crescita del +4,8%, quelle per il food del +4,1% e per l’industria chimica del 3,5%.
Per quanto riguarda l’Italia, l’export di macchinari italiani crescerà in media con la crescita mondiale con performace superiori alla media in UE (+3,2%), Nord America (+4,6%), Africa e Oceania (+7,7%).
In particolare l’export italiano registrerà le crescite percentuali maggiori in Arabia Saudita, Nigeria, Perù, Indonesia, Malesia, Algeria, Turchia e Iran.
Nell’anno in corso i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio stanno registrando un andamento in linea con l’andamento dell’anno scorso quando il settore archiviò l’ennesimo record di fatturato pari a 6,3 miliardi di Euro.
Nell’anno in corso, infatti, un lieve rallentamento dell’export (che rappresenta l’83% del fatturato totale) è stato compensato dalla crescita delle vendite sul mercato italiano.