Nonostante le difficili condizioni di contorno, il 2012 di ABB si è concluso con risultati positivi a livello globale, sia per quanto riguarda gli ordinativi, cresciuti del 4% in valuta locale e stabili in dollari, sia per quanto attiene al fatturato, cresciuto del 7% in valuta locale e del 4% in dollari a quota 39.336 milioni di dollari. A seguito di questi risultati è stata proposto un aumento del dividendo a quota 0,69 franchi per azione.
La crescita ha riguardato America e Asia, mentre l’Europa si è mostrata stabile e nell’area Medio Oriente e Africa si è invece registrata una flessione (-5% in valuta locale). Il successo in Nord America è fortemente collegato all’acquisizione delle attività di Thomas & Betts avvenuta nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda le aree di prodotto, sostanzialmente stabili le performance delle aree Power Products, Power Systems e Process Automation (tutte e tre registrano un +2% in valuta locale), mentre crescono Discrete Automation & Motion (+10% in valuta locale) e Low Voltage Products (+29% in valuta locale).
Joe Hogan, CEO di ABB, si dimostra ottimista sul lungo periodo, continuando a vedere forti opportunità nei macro trend come industrializzazione, urbanizzazione di aree emergenti e focus su efficientamento, risparmio energetico e uso delle rinnovabili nelle economie sviluppate. Maggiori invece le incognite sul breve termine a causa delle incertezze congiunturali che caratterizzano i mercati americano ed europeo e anche, in parte, la Cina.