Visti a Interkama..

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 15 novembre 2001

L’encoder va su Ethernet

Dopo aver presentato encoder digitali tra i più sofisticati e precisi sul mercato con codifica fino a 16 bit, Fraba Posital ha ampliato la gamma dei suoi dispositivi con interfaccia di comunicazione integrata aggiungendo un modello dotato di uscita Ethernet.

Si tratta di un ulteriore passo per la diffusione , fino al cuore delle macchine della rete di comunicazione più diffusa al mondo.

Fraba Posital fu tra le prime aziende a investire negli encoder intelligenti realizzando nel tempo i modelli con uscita digitale in grado di trasferire l’informazione angolare di posizione direttamente sul bus di campo.

Alla linea di encoder con uscita su bus di campo ora si aggiunge anche il modello con uscita Ethernet, le cui caratteristiche di precisione e misura rimangono simili a quelle degli altri modelli già esistenti nel catalogo dell’azienda tedesca.

Il PLC col telefono

La diffusione capillare delle reti cellulari GSM ha spinto l’israeliana Unitronics a integrare direttamente un ricetrasmettitore GSM nel suo mini PLC modello M90, che è in grado di ricevere comandi e inviare messaggi in formato GSM in funzione dello stato del processo controllato.

Tra le altre novità presentate a Interkama da Unitronics vi è anche il nuovo PLC avanzato modello Vision230, che unisce le funzionalità tipiche di un mini PLC a quelle di interfaccia operatore.

Vision230 può gestire fino a 27 I/O e 3 ingressi analogici e può essere espanso con moduli addizionali arrivando fino a 158 I/O.

Il modulo comprende anche un visualizzatore LCD monocromatico posto sul frontale sul quale possono essere rappresentate fino a 60 schermate contenenti 8 righe di testo da 22 caratteri ciascuna e immagini grafiche.

Pronti all’Euro

I costruttori di apparecchiature automatiche che prevedono l’incasso tramite monete sono ovviamente sotto pressione per l’imminente avvento dell’Euro.

A Interkama, grazie alla disponibilità, invidiatissima, delle prime monete Euro vere, l’azienda bolognese Alberici ha dimostrato la capacità delle sue gettoniere elettroniche nel riconoscere anche la nuova divisa europea.

I vari modelli sono in grado di distinguere contemporaneamente, in funzione della loro programmazione, sia i nuovi tagli in Euro, sia le vecchie monete tradizionali dei vari Paesi europei, dando la possibilità di realizzare apparecchi senza incertezze anche durante il periodo nel quale è ammessa la doppia circolazione.

Misure radar per ambienti asettici

I nuovi misuratori di livello basati su tecniche radar della serie Vegaplus 41 e 43 presentati dall’azienda tedesca Vega sono particolarmente indicati per gli ambienti tipici dell’industria alimentare e farmaceutica, dove si deve mantenere l’igiene al massimo livello.

Solitamente, i misuratori di livello basati su tecniche radar non sono adatti agli ambienti asettici in quanto risulta difficile ripulire l’antenna del radar.

Con i nuovi modelli proposti da Vega, invece, tale problema viene superato, in quanto il sensore non entra mai in contatto con il materiale.

La struttura di forma conica dell’antenna è realizzata in Ptfe, un materiale plastico molto resistente e adatto anche agli ambienti chimicamente corrosivi.

Le ottime caratteristiche di questo materiale evitano fenomeni di invecchiamento e gli permettono di resistere anche a temperature di 200 °C.

Il PC piu’ piccolo del mondo

Secondo l’azienda produttrice Sorcus, MaxPC è il più piccolo PC del mondo.

Si tratta in effetti di un modulo poco più grande di un pacchetto di fiammiferi, che l’azienda tedesca ha sviluppato utilizzando un bus apposito, chiamato X-bus.

Le schede della serie MaxPC hanno la peculiarità che si possono montare anche una sopra l’altra, in modo simile a quanto si fa con le più note PC/104, oppure possono essere inserite all’interno di altre, per esempio, su altre schede per bus PCI e così via, onde realizzare un sistema completo.

I moduli per X-Bus proposti da Sorcus comprendono vari modelli di schede CPU e funzioni ausiliarie, come espansioni di memoria, moduli di comunicazione e di I/O.

PC per zone pericolose

Quando serve un PC in una zona pericolosa non è sempre semplice trovare un luogo adatto a contenere l’intero hardware e proteggerlo.

Una soluzione di concezione diversa per risolvere il problema è quella proposta da Gecma e già largamente usata in molte aziende chimiche e petrolchimiche.

Il PC vero e proprio rimane nella sala controllo, mentre nella zona pericolosa viene installato solamente il video corredato di mouse e tastiera.

Lo schermo è naturalmente completamente schermato e corazzato e il collegamento con l’unità centrale, che può essere lungo fino a 500 m, avviene per mezzo di un cavo schermato sul quale transitano in formato codificato sia i segnali video, sia quelli relativi a tastiera e mouse.

In occasione di Interkama, Gecma ha presentato una nuova struttura del contenitore progettata per le applicazioni in camere bianche e assolutamente priva di angoli dove potrebbe accumularsi dello sporco garantendo un grado di protezione frontale IP 65.