Tre white paper Rockwell sui nuovi standard di sicurezza

Pubblicato il 19 settembre 2014

Rockwell Automation ha pubblicato tre white paper nei quali esprime il proprio punto di vista sullo standard unificato Iec/Iso 17305, sull’unione di quelli (EN) Iso 13849 e Iec 62061 e sulla nuova versione di (EN) Iso 14119.

I tre documenti, disponibili gratuitamente sul sito, offrono ai progettisti di sistemi, ai produttori di dispositivi di interblocco, ai fornitori e ai produttori di macchine/attrezzature una panoramica completa sulle implicazioni globali di questi cambiamenti. “Cercare di abbinare standard diversi alle varie aree geografiche può essere frustrante oltre che richiedere del tempo”, commenta Derek Jones, business development manager (responsabile della sicurezza funzionale – TÜV Rheinland) di Rockwell Automation. “Il commercio globale implica standard globali. La crescente adozione, a livello mondiale, delle norme Iso e Iec è certamente di aiuto e, per quanto mi riguarda, esse rappresentano il mio primo punto di riferimento quando penso a una soluzione inerente agli aspetti di sicurezza delle macchine che sia accettabile a livello globale. Questi white paper analizzano in profondità i principali cambiamenti e il loro impatto sul settore”.

La pubblicazione del nuovo standard Iec/Iso 17305 è prevista entro il 2016 e secondo Jones nell’attesa sarebbe opportuno approfondire le linee guida (EN) Iso 13849 e Iec 62061. “Le aziende che hanno già familiarità con questi due standard non avranno difficoltà con ciò che è contenuto nello standard unificato. Il processo di fusione, non introdurrà dei requisiti significativamente diversi ma, servirà solo a chiarire e a semplificare”, spiega Jones, che ricorda come si sia passati dall’approccio relativamente semplice per categorie dell’EN 954 a quello più complesso che comprende PL (Performance Level) dello standard (EN) Iso 13849 e SIL (Safety Integrity Level) di quello Iec 62061. Questa modifica, a livello globale, non è stata accolta con entusiasmo ma quasi tutti ammettono che era necessario un cambiamento, che però non è ancora stato completato; il lavoro è iniziato con la fusione dello standard (EN) Iso 13849 con quello Iec 62061.

Il cambiamento più significativo nella gamma degli standard è probabilmente quello relativo alla nuova versione di (EN) Iso 14119, che tiene in considerazione e offre utili indicazioni sulla progettazione e selezione dei dispositivi di interblocco con la tecnologia più all’avanguardia, ivi compresa quella elettronica e programmabile complessa come la codifica RFID. Jones e David Reade, business development consultant (esperto di sicurezza funzionale – TÜV Rheinland) di Rockwell Automation, sottolineano nel whitepaper “Introduzione allo standard (EN) Iso 14119 Dispositivi d’interblocco associati ai ripari di protezione” che la norma chiarisce un malinteso circa i ripari interbloccati. In alcuni casi, i sistemi che in passato si considerava raggiungessero il 60% dei DC e PL potrebbero, in futuro, raggiungere unicamente zero % DC e PLC, questo problema riguarda specificamente il collegamento in serie di dispositivi di interblocco con semplici contatti liberi.



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