Cybersecurity industriale, l’importanza di essere informati

Pubblicato il 3 marzo 2014

Abbinare sistemi di automazione e infrastrutture IT sicure è un compito ingegneristicamente complesso e di fondamentale importanza. Ad Enzo Maria Tieghi, amministratore delegato di ServiTecno, abbiamo rivolto alcune domande sul tema, tanto discusso quanto spesso frainteso e sottovalutato, della security industriale.

 

D. È possibile dare una definizione precisa di cybersecurity applicata al mondo industriale?

R: La definizione di Cybersecurity industriale che considero maggiormente corretta è quella di protezione da rischi informatici cui sono esposti reti e sistemi di automazione, controllo, telecontrollo e supervisione di impianti.

 

D. Come è cambiato negli ultimi anni l’approccio dei temi della sicurezza informatica da parte degli utilizzatori e dei gestori di impianto?

R: In termini generali riscontriamo due approcci di security industriale, uno sugli impianti esistenti e uno sui nuovi impianti. Sugli impianti esistenti prevale un approccio “fatalistico”: se non è successo niente finora, significa che va bene così e dunque non interveniamo. D’altra parte se è capitato qualche problema serio di sicurezza, in qualche modo di mette una pezza affinché non si ripresenti quello specifico problema. Ad esempio, se un virus ha bloccato il sistema, installo semplicemente un antivirus senza analizzare i motivi per cui il virus si è diffuso. Negli impianti nuovi spicca invece un approccio che potremmo definire di “security by design”. Ovvero una policy o una tecnologia ridotta al minimo indispensabile. Esempi tipici sono le segmentazioni di rete o l’utilizzo di VLan, DMZ, Firewall e tecnologie simili. Spesso però questi approccio non sono accompagnati da un ri-disegno complessivo della rete e nemmeno da una adeguata valutazione dei rischi.

 

D. A livello di best practice, prodotti e normative, quali novità dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?

R: Noi continuiamo a sostenere l’importanza dell’approccio delle normative di segmentazione delle reti ISA99-IEC62443. Riteniamo molto utili anche i suggerimenti promossi da Enisa (European Network and Information Security Agency) e NIST (National Institute for Standards and Technology). Alcuni gruppi di lavoro di ISA-SP99 stanno curando alcune evoluzioni delle normative ISA99-IEC62443 e delle linee guida, come ad esempio quella per la gestione delle patch. Questo è un tema che particolarmente caldo, dal momento che tra poche settimane si verificherà l’end-of-life per WindowsXP. A questo riguardo come ServiTecno stiamo lanciando un’apposita campagna di remediation ed abbiamo aperto il micro-sito www.aggiornaXPora.it.

 

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Armando Martin



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